Cicli Solari — 25 Giugno 2015

Meteogiuliacci, Articolo a cura di:

Mario Giuliacci
Meteorologo

 

Non sarebbe la prima volta che nelle vicende della terra il clima manifesti bruschi e imprevisti cambiamenti nel volgere di appena qualche decennio. Simili “flip-flop” nel corso degli ultimi 8500 anni sono avvenuti almeno una dozzina di volte.

D’altra parte non possiamo ignorare che l’atmosfera terrestre  negli ultima 150 anni abbia subito un surriscaldamento di 0.8 °C, il più rapido in assoluto almeno degli ultimi 3000 anni. Tale surriscaldamento è un evento reale perché testimoniato dalle misure quotidiane di 10.000 stazioni di terra, 8000 boe oceaniche e , recentemente, anche dai satelliti. Ovvii e reali anche gli effetti a cascata di tale surriscaldamento (o, in gergo, “Global Warming”): la fusione dei ghiacci polari e montani, l’innalzamento de livello dei mari, l’aumento in intensità e frequenza delle ondate di caldo estivo, l’aumento di tutti quegli eventi meteo estremi che hanno come “carburante” il calore solare: uragani, tornado, trombe d’aria, temporali, nubifragi, alluvione, stravolgimento a livello planetario  della circolazione atmosferica e quindi anche della piovosità, però con un aumneto delle aree esposte alla siccità.

Ben diverso  – e non è il tema di questo articolo – invece il discorso sulle cause del Global Warming perché non vi è accordo tra gli scienziati in quale misura  (20%, 50%, 100% ?) le attività umane ne siano responsabili.

Ed ecco allora la buona notizia.

Il Met-Office del Regno Unito ha appena pubblicato uno studio ove suggerisce che l’attività solare è attualmente in forte calo: il massimo numero di macchie solari del ciclo 23  nel 2001 è stato seguito, tra il 2007 e il 2009, da un periodo di quasi 800 giorni senza macchie (ovvero senza attività solare), l’intervallo più lungo dal 1909 ad oggi; l’attuale ciclo, il n.24, ha avuto al suo massimo nel 2013, appena 75 macchie solari, il valore più basso dal 1889 ad oggi; il declino di macchie solare negli ultimi 2 decenni è il più rapido degli ultimi 9300 anni. Lo studio  ha stimato che entro il 2050  via sia una probabilità  tra 8%  e il  15 – 20% che si verifichi una situazione di assenza o quasi di attività solare simile al “minimo di Maunder”, quello stesso che tra il 1600 e il 1850 provocò  la “piccola era glaciale” (PEG) e che vide per un secolo l’assenza di macchie solari.

Ma ecco l’abstract dello studio:

Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da un periodo di relativamente elevata attività solare. Tuttavia, il  recente prolungato minimo solare e il conseguente attuale debole  ciclo solare, il n.24,  ha suggerimenti che il massimo solare grande potrebbe essere alla fine. Utilizzando le variazioni passate dell’attività solare misurata da cambiamenti cosmogenici dell’abbondanza di  isotopi, sono state calcolate, per analogia,  le previsioni circa la radiazione che sarà emanata dal sole nel futuro.  E’ stata stimata una probabilità 8% di un ritorno a condizioni simili al ” Maunder Minimum”  simili entro i prossimi 40 anni. Il calo dell’attività solare al momento mostra di essere più veloce di qualsiasi altro tale declino negli 9300 anni coperti dagli isotopi cosmogonica. Se questo recente tasso di riduzione viene aggiunta all’analisi, la stima di probabilità 8% va elevata  a valori tra il 15 e il 20%.

Figura 3: Variazioni  previste dell’Irraggiamento Totale solare (TSI)  in Watt/ m2  e l’irraggiamento ultravioletta nella banda spettrale 200-320 NM (NM = nanometro = 1 milionesimo di metro) in  Watt/ m2   rispetto a due diverse ipotesi.

 

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Fonte Meteogiuliacci.it

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