Editoriali — 30 Aprile 2016

30-04-2016 – Salve a tutti, splende ancora un bel sole in molte località della penisola, ma si tratta di una calma apparente; dalla Francia avanza, infatti, il sistema perturbato responsabile di una decisa fase di maltempo su buona parte delle nostre regioni a partire dalla serata di oggi fino alla mattinata del giorno 2, comprendendo quindi tutto il primo Maggio (fig.1).

fig.1

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Dalla fig.1 si evince infatti come il sistema perturbato ieri presente sulla Manica si sia articolato e “arricciato” attorno a un minimo  nella Francia sudoccidentale, pronto a dirigersi e entrare nel Mediterraneo entro la mattinata di domani. Ecco la sua collocazione nelle prime ore di Domenica (fig.2).

fig.2

24-21IT

 

Il peggioramento però inizierà prima, con l’avanzata della perturbazione verso est nel pomeriggio di oggi, Sabato. Ecco le prime piogge che andranno a interessare le regioni tirreniche e il nordovest in serata, qui con possibili nevicate al di sopra dei 1000-1200 m (fig.3).

fig.3

rain12h-1

 

Con il passare delle ore la nuvolosità tenderà sempre più ad assumere moto antiorario attorno al minimo, con relativa rotazione ciclonica dei venti e quasi tutte le regioni verranno interessate da precipitazioni. Ecco la collocazione del minimo nel Tirreno meridionale la mattina di Lunedì 2, dopo aver attraversato tutti i mari occidentali italiani nel tracciato evidenziato in figura dalla linea tratteggiata (fig.4).

fig.4

48-21IT

 

In tal senso, il quadro previsionale del modello WRF rappresentativo delle precipitazioni previste nel territorio italiano per tutta la giornata del primo Maggio è davvero sconfortante (fig.5).

fig.5

rain24h-1

 

Occorre precisare che non pioverà sempre e ovunque, la mappa in fig.5 è spalmata nelle 24 h del giorno 1, ma è evidente come i fenomeni siano previsti molto diffusi, in chiara rotazione attorno al minimo in transito nel Tirreno.

Riguardo l’intensità delle precipitazioni, in molti casi risulteranno moderate, sebbene la copertura  risulterà ampia e piuttosto persistente nella giornata festiva da nord a sud, specialmente nei settori interni, lontano dalle coste, con chiaro disturbo alle attività all’aperto. Non mancheranno tuttavia anche fenomeni di una certa intensità, anche a carattere temporalesco e con locali grandinate.

Al momento, la localizzazione degli eventi di maggior intensità dovrebbe riguardare il medio basso Tirreno, con le coste del Lazio meridionale, tutta la Campania e buona parte della Calabria tirrenica.

Temporali piuttosto diffusi dovrebbero essere presenti anche lungo la dorsale appenninica al pomeriggio, con fenomeni localmente intensi tra Marche e Abruzzo, sempre al pomeriggio, con quota neve in abbassamento fino a 1400 m nel’Appennino centrale e settentrionale.

Per quanto riguarda il nord, altri temporali dovrebbero essere possibili nell’arco prealpino piemontese e della Lombardia occidentale già nelle prossime fino alla tarda serata. Successivamente, nella fase più matura dell’evento, piogge piuttosto insistenti dovrebbero caratterizzare l’ultima parte della giornata del primo Maggio e le ore iniziali del giorno 2 in Emilia Romagna, con ripresa dei fenomeni anche nei settori alpini, fino al Piemonte.

Insomma un quadro all’apparenza un po’ confuso, ma che rappresenta la naturale conseguenza della “ferita” aperta dal transito della goccia fredda nel Mediterraneo, con tutte le conseguenze in termini di instabilità atmosferica che ciò comporta. A differenza del classico passaggio di un sistema frontale, in cui i fenomeni si spostano con una certa organicità da ovest verso est, lasciando spazio alle schiarite, la presenza di una goccia fredda mediterranea nella stagione primaverile genera anche frequenti fenomeni convettivi nelle ore diurne, in formazione sul posto, in particolare nelle aree interne, con temporali anche piuttosto intensi di difficile previsione se non a poche ore dall’evento.

Monitoreremo gli eventi con il trascorrere delle ore, ma il quadro previsionale, lo si ribadisce, resta sfavorevole alle attività all’aperto praticamente in quasi tutte le regioni italiane, a prescindere dalla effettiva intensità dei fenomeni.

 

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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