Il corso sub-tropicale senza estremi in atto potrebbe intensificarsi nel corso della prossima settimana quando lo stesso sub-tropicale potrebbe guadagnare in latitudine in mediterraneo. In tal senso, comunque, vedremo. Quanto è dato di osservare nel presente, invece, continua ad essere qualcosa che, in certi titoloni, non trova nessuna corrispondenza. Così come è diventato un luogo comune stucchevole quello di scomodare, appena fa un pò caldo, il fatidico anticiclone africano. Se la verità e la chiarezza sono d’obbligo occorre dire che sul piano delle aree di alta pressione o anticicloniche identificate dalle isobare non esiste nessun anticiclone africano; e poi quando esiste è quasi sempre più corretto parlare di anticiclone mediterraneo. Se, invece, andiamo a scomodare il sub-tropicale e le quote superiori, è certamente vero che lo stesso sub-tropicale può distribuirsi in maniera tale da rinforzare sul nord-africa ed espandere un promontorio in mediterraneo, così da giustificare l’influenza del sub-tropicale ramo africano. Alla luce di questo mi sembrano evidenti le forzature se non il forviante o gli sfondoni che emergono nei notiziari sul tempo che fanno capo alla bolgia indiscriminata associata ai media. Tornando alla situazione e, soprattutto, alla evoluzione che il tempo potrebbe regalarci nel prossimo futuro, c’è da mettere in conto, dopo un passaggio instabile su alpi e nord-italia, nel corso della prossima settimana e per come detto, un certo rinforzo del sub-tropicale ed un suo certo guadagno in latitudine, destinato a consolidare il perfetto solleone di una stabilità estiva che, ahimé, non deriva dalle azzorre e che, pertanto, regala un caldo più inclemente. Uno spiraglio in grado di accendere le speranza dei freddisti lo fornisce il lungo termine, giacché tutti i modelli, e non da oggi, segnalano la possibilità che tra fine decade ed inizio decade successiva, lo stesso sub-tropicale cominci a perdere un pò di forza, tenda ad un certo ritiro, e si entri nel quadro di una fisionomia con flusso dominante ovest-est, se non associato a veri affondi, quanto meno a componente più azzorriana e meno calda, soprattutto sul centro-nord…
Pierangelo Perelli

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