Editoriali — 26 Gennaio 2015

A metà settimana registreremo un cambio circolatorio notevole. L’attuale Vortice Freddo verrà spodestato dall’intrusione di una massa d’aria umida proveniente da ovest. Si tratterà evidentemente di aria atlantica, sospinta in loco da un graduale sprofondamento artico nel cuore del continente. Vedremo poi che tale dinamica avrà ripercussioni non di poco conto anche sul nostro tempo.

Ciò detto, quel che possiamo dirvi è che il rialzo termico atteso sarà davvero importante. Gli aumenti coinvolgeranno tanto le massime quanto le minime, ma saranno i valori notturni a mostrarci le variazioni maggiori. Guardiamo la mappa del nostro modello ad alta risoluzione indicante le variazioni di temperatura delle ore 01 del 30 gennaio, rispetto alla stessa ora di oggi.

Evidentemente le varie tonalità dal rosso al giallo rappresentano rialzi diffusi di varia entità. Lecito parlare d’impennata sulle Alpi, dove scorgiamo punte di 15-16°C. Questo perché l’avvicinamento della massa artica scatenerà violenti correnti favoniche. Poche diminuzione coinvolgeranno anche zone del Nord Italia ed in modo particolare le pianure del Nordest. Altrove i termometri saliranno mediamente di 3-4°C, ma con punte di 6-7°C in più nelle due Isole Maggiori e in alcune zone delle tirreniche.

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