Editoriali — 02 Marzo 2015

In queste prime ore settimanali stiamo percependo un consistente rialzo delle temperature, a conferma dell’aria particolarmente mite proveniente dal vicino Atlantico. Il clima mite si farà apprezzare anche domani e dopo, seppur con tutte le differenze del caso, ma già da mercoledì sera la parte avanzata di una perturbazione nordica irromperà sull’Italia producendo una prima flessione termica. Giovedì, poi, l’irruzione fredda entrerà nel vivo e oltre al tracollo dei termometri avremo un’ondata di maltempo consistente. Ora la domanda è: nevicherà ancora? La risposta è si. Anche alle basse quote.

Ed allora con l’ausilio del nostro modello ad alta risoluzione andiamo a vedere dove e quanto potrebbe nevicare. Le proiezioni hanno un arco temporale settimanale: da oggi fino a lunedì 09 marzo. Non scordiamoci che le nevicate vengono rappresentate dalle tonalità dal verde al porpora, mentre in blu abbiamo le piogge. Ciò detto, è evidente come stavolta saranno i rilievi appenninici a fare il pieno di neve.

Tra Marche e Abruzzo potrebbe cadere oltre 1 metro di neve fresca e la distribuzione orientale – verso l’Adriatico – dei fenomeni induce a ipotizzare venti in prevalenza nordorientali. Se così fosse i settori appenninici rivolti ad ovest riceverebbero nevicate più che altro da sfondamento, quindi con accumuli meno incisivi (raramente verranno superati i 10-15 cm). Interessanti anche i quantitativi sui rilievi della Calabria, sul massiccio Etneo e sul Gennargentu: cadranno dai 20 ai 40-50 cm sulle quote più alte. Spostandoci sulle Alpi è giusto evidenziare accumuli imponenti sui versanti esteri, quindi in Svizzera e Austria.

 

meteogiornale

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