Editoriali Slider — 11 Maggio 2021

Il corso atlantico in corso, variabile ed a tratti perturbato, continua a mantenere distante la possibilità di spinte africane ed ondate di calore, e fornisce un minimo di possibilità a fasi azzorriane. In effetti le azzorre potrebbero, almeno per qualche tempo, salire in cattedra nel corso della prossima settimana, anche se in un quadro non così certo e, probabilmente, ancorato a rinforzi anticiclonici iberici piuttosto che mediterranei. Si nota, dopo metà mese, il sopravanzare di una effettiva benefica maggiore influenza dell’anticiclone atlantico ma si nota anche, nel corso della settimana o dei giorni successivi, una oscillazione che punta a caratterizzare lo stesso anticiclone come un’onda in estensione meridiana. Un movimento del genere tende a ridurre la possibilità di una bella azione azzorriana ovest-est e a determinare una azione settentrionale destinata principalmente al mediterraneo centro-orientale, ma, di certo, non tende a produrre fasi di maltempo e neanche tende a incitare l’onda africana del sub-tropicale. In questo modo il tempo può arrivare sino almeno ad inizio terza decade con un anticiclone che si mantiene un pò ad occidente sull’iberia e che si estende verso nord lungo l’europa occidentale, ma che, in qualche modo, riesce ad esercitare una certa influenza anche sulla nostra penisola con piacevoli correnti mediamente nord-occidentali, anche se relativamente instabili lungo l’adriatico. Poiché tutta la configurazione, poi, tende ad evolvere lentamente da occidente, si può senz’altro pensare alla possibilità che, nel corso di terza decade, l’anticiclone medesimo finisca per estendersi sempre di più verso levante e per consolidare una fase decisamente primaverile stabile, ma, ahimé, anche con il rischio che, alla fine, tra affermazione sempre maggiore del sub-tropicale ed affondo in cut-off sull’oceano ad ovest dell’iberia, l’onda positiva atlantica possa finire per evolvere in un’onda più africana a generare una prima ondata di caldo. Ma per parlare di quei giorni di metà e fine terza decade è ancora presto, e vedremo. Il disegno, con il supporto della simbologia di tutte le frecce più piccole, segna la situazione prevista in quota tra il 17 ed il 18 e identifica l’evoluzione successiva descritta dell’anticiclone che si estende verso nord e, in parte, verso ovest, sull’europa centro-occidentale, mentre le due frecce grandi in trasparenza servono a descrivere l’ipotesi dell’affermazione sub-tropicale mediterranea da metà terza decade…

Pierangelo Perelli

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