Disastri d'Italia — 15 Settembre 2016

ROMENTINO Permangono forti i disagi a Romentino a seguito dell’incidente al pozzo Agip T24.

L’allarme ha fatto scattare continue misure di sicurezza; sospeso il mercato limitatamente alle bancarelle di generi alimentari; sconsigliati il consumo di ortaggi e verdura prodotti sul territorio; chiusi i laghetti di pesca sportiva.

Il sindaco Alberto Negri: “Sino a diversa disposizione valgono a pieno le ordinanze emesse nei giorni scorsi.

Romentino ha avuto dei danni alle coltivazioni agricole dal momento in cui il vento ha cambiato direzione: da un sopralluogo ho notato che centinaia di pertiche hanno subito danni.

Il Comune ha incaricato dei legali per intraprendere tutte le azioni civili e penali nei confronti dei responsabili una volta che verranno accertate le responsabilità.

Tutto questo al fine di ottenere i risarcimenti di tutti i danni patrimoniali, morali ed ambientali patiti e patendi, il monitoraggio dell’aria, del suolo e dell’acqua non può essere lasciato a chi ha causato il danno.

Per questo ci siamo rivolti a provessori universitari del dipartimento di chimica analitica ed organica di Pavia e all’Alos di Torino per la programmazione, l’assistenza, il controllo, l’integrazione, il completamento e l’interpretazione di tutti i dati analitici relativi ai monitoraggi in corso, anche in contradditorio con le altre strutture”.

Dal 4 marzo è stato aperto in comune uno sportello al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12,30) per la ricezione di denunce – richieste di risarcimento danni.

Disagio anche per gli evacuati che non sanno quando potranno ritornare nelle loro case: “Ho dovuto abbandonare la casa alla mezzanotte di lunedì scorso dopo essere stato avvertito da mio fratello Francesco – ci racconta Romani Locatelli della Cascina Invernizzi – . Per il momento l’attività della mia azienda è completamente bloccata: non posso neppure proseguire i lavori nei campi distanti dalla zona compromessa perchè i trattori sono in cascina.

Sono quindi a riposo forzato.

Per quest’anno non sarà possibile coltivare riso poichè buona parte dei territori è compromessa.

I danni non sono ancora quantificabili: non solo, con il cambio di direzione del vento anche la mia cascina è stata investita dalla pioggia nera”. Attività sospesa anche per Francesco Porzio: “La coltre nera ha raggiunto anche la mia abitazione.

Mia moglie è piuttosto demoralizzata dopo che abbiamo dovuto lasciare la casa, costretti a portare via solo l’essenziale in tre borse.

Il disagio è notevole”.

“Trascorro le mie giornate dalla figlia, in compagnia del nipotino, a riposo – ci ha detto Luigi Baldi. Ho dovuto evacuare all’improvviso, senza portare via niente.

Io riesco a superare questo momento, ma non mia moglie che è molto agitata”.

Gianfranco Cavigioli: “Vivo a Galliate da mia sorella da quando ho dovuto abbandonare la Cascina Vallone con mia madre.

Non sono in grado di fare una stima dei danni che ha riportato la mia attività, ma certo per qualche anno ne risentiremo”

MARIANNA CALIO’ ed ELEONORA GROPPETTI

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