Climatologia — 23 Marzo 2016

sinoUn rapido aggiornamento che, a dirla tutta, non ci permette di fare passi avanti rispetto a quanto anticipato nel nostro precedente approfondimento.

Il nodo rimane una perturbazione atlantica che, nata sul Canada (n.1 nella mappa sinottica allegata), attraverserà l’oceano per staccare il suo biglietto da visita sull’Italia nella giornata di Pasquetta. Una manovra che però, alla luce delle ultimissime elaborazioni, non è per nulla scontata, come mettono in evidenza gli elevati indici della cosiddetta “deviazione standard”, ossia, detta più semplicemente, degli appositi indici di incertezza.

Sarà opportuno allora ridurre un poco la gittata previsionale comprendendo con questo comunque, e scusate se è poco, anche il nodo del tempo di Pasqua.

Dunque: la perturbazione che da alcuni giorni andavamo seguendo (n.2 nella mappa sinottica allegata) e che avevamo messo in preventivo nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 è confermata. Una perturbazione pilotata da correnti in quota disposte da nord-ovest che, per la pressione esercitata ad opera dell’anticiclone in risalita dall’Atlantico, si svilupperà entro un canale depressionario molto sottile costretto ad attraversare tutta l’Italia nell’arco di 18 ore o poco più.

Venerdì pomeriggio nubi in aumento al nord, che porteranno a precipitazioni sparse a ridosso della cresta alpina di confine, in scavallo nella notte sul Triveneto. Deboli nevicate fin verso i 1.000 metri. Sabato mattina i fenomeni, sempre deboli e a carattere sparso, potranno interessare la Romagna, le Marche, per poi scivolare veloci verso Umbria, Lazio e le regioni del basso versante tirrenico nel pomeriggio.

Praticamente illese le altre regioni del nord, la Toscana e la Sardegna. In serata tutti i fenomeni concentrati al sud, Sicilia compresa. Possibili rovesci e nevicate in montagna tra 1.000 e 1.200 metri.

A seguire rapido rialzo della pressione che permetterà di trascorrere una Pasqua in gran parte soleggiata sulla maggior parte del Paese. Qualche disturbo nuvoloso possibile comunque su Alpi, Prealpi, Piemonte e, dal pomeriggio, forse anche su Liguria, Lombardia e Toscana, ma senza fenomeni degni di nota al seguito. Il resto, come dicevamo all’inizio, è ancora tutto da decifrare. Sarà compito dei prossimi aggiornamenti dipanare la matassa.

 

 

 

 

Luca Angelini per Meteoservice.net

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