La Luna è benigna in questi giorni estivi nei confronti di astrofili e appassionati, desiderosi, è proprio il caso di dirlo, di ammirare le tradizionali lacrime di San Lorenzo. Il nostro satellite, infatti, dopo lo spettacolo del doppio plenilunio di luglio – la cosiddetta Luna blu – si ritrae timidamente, per lasciare tutta la scena alle “Perseidi”, lo sciame di meteore che solcano il cielo a metà agosto.

Si rinnova l’atteso appuntamento con le notti dei desideri, salutate dall’Unione astrofili italiani (Uai) con l’iniziativa “Calici di stelle 2015”, abbinata in tutta Italia (ecco il link a una mappa delle località interessate) alla manifestazione enogastronomica ideata dal Movimento turismo del vino e promossa in collaborazione con l’Associazione nazionale città del vino.

Il picco delle lacrime di San Lorenzo è atteso, nuvole permettendo, nella notte tra il 12 e il 13 agosto, quando è possibile osservare anche 100 meteore l’ora, complice il calendario lunare. Il giorno successivo è, infatti, Luna nuova. “Senza il disturbo della luce lunare – si legge in una nota dell’Uai – abbiamo condizioni ideali per osservare un maggior numero di meteore”.

Le Perseidi – il cui nome deriva dal fatto che sembrano provenire dallo spicchio di cielo a nord-est, in direzione della costellazione Perseo – sono minuscoli frammenti, grandi come granelli di sabbia, sparsi nel cosmo dalla cometa “Swift-Tuttle”. A stabilire una connessione tra la cometa e le “stelle cadenti” di agosto fu, nel 1866, l’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, lo stesso che per primo descrisse i canali di Marte.

Queste polveri disseminate nel Sistema solare dalla cometa, incrociando l’orbita terrestre, entrano a elevata velocità nell’atmosfera, 260mila km/h, e s’incendiano, creando suggestive scie luminose che possono raggiungere i 20 km di lunghezza.

Le Perseidi, però, non rappresentano le uniche stelle cadenti estive, pur essendo le più conosciute e spettacolari. Esistono anche altri sciami secondari, formati da corpuscoli minuti che arrivano nell’atmosfera a bassa velocità. “In queste notti di agosto – spiega l’Uai – si potrebbe, ad esempio, vedere qualche membro particolarmente brillante delle Alfa Capricornidi, facilmente riconoscibili – concludono gli esperti – per la lenta velocità angolare e per la caratteristica esplosione finale colorata”. Con un po’ di fortuna, lo spettacolo della pioggia di meteore è garantito.

Fonte: www.ilfattoquotidiano.itstelle_675

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