Editoriali — 13 Maggio 2016

Prendo spunto da un Tweet di Joe Bastardi, un noto meteorologo statunitense, per disquisire del clima che verrà!

Nel suo tweet di poche ore fa, Joe ha riportato il forecast (previsione) de La Nina per i prossimi anni. È uno dei tanti forecast in giro per il mondo, ma è anche uno dei più esemplari. La previsione è di un evento di La Nina non particolarmente forte, ma della durata di circa 2 anni.
Per le conseguenze meteo sull’Europa Occidentale, una Nina moderata è quello che serve per avere abbondanti nevicate. Averne una che abbraccia addirittura 2 stagioni invernali, significherebbe avere seri problemi di freddo mesi invernali del prossimo 2017.

Inoltre un picco “massimo” di Nina su Dicembre-Gennaio significherebbe avere una primavera fredda ed una conseguente estate fresca.

Quello che va analizzato, però, è un dato importante che non riguarda la Nina… ma ciò che sta accadendo in varie parti del mondo proprio in questi giorni.
In Siberia continua a nevicare, in alcune zone dell’Est Europa grandina che è una bellezza. In Nord America alcune zone vengono coperte di grandine, altre di cenere dovuta all’enorme incendio che ha colpito il Canada.
A parte l’incendio, il resto ha 2 cause comuni…
1) zona polare ancora molto fredda…
2) stratosfera in costante raffreddamento

SSU_AMSU_Global_Trend

TMS = temperatures of mid-stratosphere; TUS = temperatures of upper-stratosphere; TTS = temperatures of top-stratosphere;

MSU_AMSU_Global_Trend

TMT = temperature of mid-troposphere; TUT = temperature of upper-troposphere; TLS = temperature of lower-stratosphere;

 

Come potete vedere, il raffreddamento della stratosfera è iniziato intorno al 1985 ed è destinato a continuare a lungo in quanto dipende moltissimo dall’Attività Solare.
In zona media e bassa troposfera, invece, le temperature risentono delle isole di calore, dell’orografia del territorio, delle condizioni climatiche locali e di tutta una serie di ripercussioni legate ai venti.

In quest’ottica, sapendo che le previsioni del Ciclo Solare 25 non sono affatto positive, l’unica cosa che possiamo aspettarci è un lungo periodo freddo… che avrà inizio con La Nina di quest’anno e con le conseguenze dovute al Blob Atlantico sempre più esteso e freddo, all’indice teleconnettivo AMO che sta diminuendo e ad una serie di altri indici che avranno tutti il segno negativo davanti nei prossimi mesi.

 

Continuiamo a monitorare la situazione. Di sicuro vivremo mesi e anni molto perturbati!

Bernardo Mattiucci
Attività Solare

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