Editoriali — 17 Febbraio 2015

L’inverno sembra destinato a terminare in modo abbastanza dimesso, ma la primavera meteorologica (dal 1° marzo) potrebbe invece riservare grande dinamismo e ritorni di freddo moderato.

Nessuna eccezionale colata gelida tardiva in arrivo a fine mese, ma nemmeno un placido anticiclone. Il vortice polare è più forte ed irrequieto che mai e tenterà, ad intervalli, di spedire qualche “pargoletto” depressionario anche a ridosso della Penisola, spesso inserito nell’ambito di correnti nord-occidentali.

Insomma niente di eccezionale, ma pur sempre variabilità, a tratti perturbata su parte del centro-sud, ove potrebbe fare la sua ricomparsa anche la neve in Appennino a quote basse.

Le controanalisi dell’ultima corsa del modello americano non sembrano particolarmente disposte a veder scendere con decisione le masse d’aria fredde verso l’Italia e ritengono poco probabile una spinta verso nord dell’Anticiclone delle Azzorre, tale da riversarci l’Artico in casa: infatti solo 3 scenari su 12, 5 su 21 analizzando tutte le corse, arrivano ad ipotizzare qualcosa di interessante.

In verità solo una corsa su 21, che spreco, prevede uno spettacolare scambio di calore tra meridiani, facendoci piombare addosso il Polo: nulla di più IMPROBABILE dunque…

Interessanti invece, perchè comunque seguono il filone dell’emissione ufficiale, le opzioni con tempo moderatamente freddo da nord-ovest, che infatti MeteoLive considera attendibili, non solo per la fine di febbraio, ma anche per la prima decade di marzo, quando il vortice polare volente o nolente, dovrà perdere di compattezza.

Certamente si dirà che gran parte del freddo accumulato al Polo finirà per sfogarsi sugli States o in Siberia, magari persino in Giappone, ma qualche briciola per l’Europa resterà, dunque il consiglio è quello di prepararvi a continue scorribande dai quadranti nord-occidentali e a qualche penetrazione anche più marcata delle correnti perturbate, cioè volta ad interessare tutto il Paese nel corso della prima decade di marzo.

Niente da fare invece per chi aspettava la formazione di anticicloni nordici in grado di veicolarci aria fredda dai quadranti orientali, configurazioni ormai sempre più rare, anche in annate potenzialmente favorevoli.

E’ lì la chiave del cambiamento climatico in Europa, oltre alla difficoltà con cui il vortice polare scende ormai stabilmente di latitudine. (Situazione di per sè già riscontrata negli anni 80 e 90 e parzialmente rientrata nel decennio 2000-2010).

SINTESI PREVISIONALE da martedì 24 febbraio a martedì 3 marzo:
da martedì 24 a giovedì 26
: ancora grande variabilità sull’Italia ma con fenomeni quasi esclusivamente su medio Adriatico e meridione, neve oltre i 500-600m su Marche, Abruzzo ed Appennino meridionale, bello ma ventilato altrove, un po’ freddo.

venerdì 27 e sabato 28: temporaneo miglioramento.

domenica 1 e lunedì 2 marzo: possibile nuova offensiva delle correnti da nord-ovest con tempo simile a quello riscontrato tra il 24 ed il 26 con precipitazioni su medio Adriatico e meridione. Ventoso e un po’ freddo.

martedì 3 marzo: ancora precipitazioni residue al sud, altrove soleggiato e mite.

Alessio Grosso

Fonte: Meteolive.it__068873___poco

Share

About Author

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi