Climatologia — 05 Agosto 2015
Fotografia da elicottero del 19 settembre 2012 in cui e' evidente l'intensa fusione che interessa il ghiacciaio di Indren (quote molto alte, nella foto tra 3400 e 4000 m), evidenziata dai numerosi affioramenti di roccia anche in centro al ghiacciaio. Non solo i ghiacciai, ma anche le nevi perenni delle Alpi sono in rapida ritirata per effetto dei cambiamenti climatici. In Valle d'Aosta, nell'ultima estate la 'linea della neve' si è innalzata di circa 100 metri di altitudine rispetto agli anni precedenti, raggiungendo i 3.300 metri. Solo trent'anni fa la coltre bianca caratterizzava in maniera permanente il paesaggio fino ai 2.700 metri.   ANSA / Fondazione Montagna sicura di Courmayeur   +++ NO SALES +++ EDITORIAL USE ONLY +++

Fotografia da elicottero del 19 settembre 2012 in cui e’ evidente l’intensa fusione che interessa il ghiacciaio di Indren (quote molto alte, nella foto tra 3400 e 4000 m), evidenziata dai numerosi affioramenti di roccia anche in centro al ghiacciaio. Non solo i ghiacciai, ma anche le nevi perenni delle Alpi sono in rapida ritirata per effetto dei cambiamenti climatici. In Valle d’Aosta, nell’ultima estate la ‘linea della neve’ si è innalzata di circa 100 metri di altitudine rispetto agli anni precedenti, raggiungendo i 3.300 metri. Solo trent’anni fa la coltre bianca caratterizzava in maniera permanente il paesaggio fino ai 2.700 metri. ANSA / Fondazione Montagna sicura di Courmayeur +++ NO SALES +++ EDITORIAL USE ONLY +++

Lo scioglimento dei ghiacciai non è mai stato così veloce negli ultimi 120 anni, il periodo per cui il World Glacier Monitoring Service dell’università di Zurigo ha raccolto i dati. Tra il 2000 e il 2010 i ghiacciai si sono assottigliati di uno spessore tra i 50 centimetri e il metro ogni anno: un ritmo due-tre volte maggiore rispetto alla media registrata nel XX secolo.

Lo rileva la ricerca pubblicata sul Journal of Glaciology, secondo la quale il tasso di scioglimento dei ghiacciai è senza precedenti su scala globale, almeno per il periodo in esame, e probabilmente anche in epoche precedenti, in base alle ricostruzioni fatte a partire da antichi documenti scritti e illustrati. Le misurazioni della perdita di ghiaccio, spiegano gli esperti, sono state eseguite su alcune centinaia di ghiacciai, ma i dati sono confermati da osservazioni sul campo e satellitari che coinvolgono decine di migliaia di ghiacciai nel mondo.

L’intensa perdita di ghiaccio osservata negli ultimi due decenni, evidenziano i ricercatori, ha portato a un forte squilibrio dei ghiacciai in molte regioni mondiali. “Questi ghiacciai – spiega il direttore del World Glacier Monitoring Service, Michael Zemp – continueranno a perdere ghiaccio, anche se il clima rimarrà stabile”.

Fonte: Ansa.it

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