Editoriali — 14 Marzo 2016

Studi dei fossili in rocce sedimentarie indicano che le catastrofi, verificatesi in cinque occasioni, hanno causato la morte di massa di tutta la Terra. Il 90 per cento di tutte le specie sulla Terra si estinse alla fine del periodo Cretaceo, 65 milioni di anni fa, quando appunto i dinosauri scomparvero. Ma che cosa è successo?

Il Geologo americano Walter Alvarez ha dichiarato nel lontano 1990, che la morte di massa era dovuta all’impatto di asteroidi o comete. Alcuni astronomi hanno preso atto di questo, prendendo esempio dal fatto che la scomparsa di massa dei dinosauri, si era verificata circa 25 milioni di anni di fa,  suggerendo che questa catastrofe planetaria era dovuta ad un grande oggetto celeste sconosciuto, di passaggio in una orbita lontana, probabilmente una stella nana che appunto passa ogni ogni 25 milioni di anni.

 

Il passaggio appunto di questa stella nana, avrebbe sconvolto comete e rocce spaziali nella nube di Oort (che si trova fuori dal sistema solare), tali da essere spinte verso i pianeti interni del sistema solare. Alcuni di questi corpi spaziali (comete e asteroidi) sono accidentalmente caduti sulla Terra e gli impatti hanno avuto conseguenze catastrofiche.

L’ipotetica Morte Nera, ovvero la stella nana, come è stata definita da molti scienziati,  è stata chiamata Nemesis, ma non è mai stata trovata ufficialmente. Avrebbe dovuto spiccare come un faro sulle immagini della sonda spaziale WISE – Wide-field Infrared Survey Explorer – che è stata inviata nel 2009, eseguendo scansioni dello spazio nell’infrarosso. Ma nel database di WISE non vi è nessuna nana bruna nell’arco di in un anno e mezzo di anni luce dalla Terra.

Ma qualcosa forse è stato trovato da quelle parti proprio nel 2015.

Secondo quanto riferito da due squadre separate di ricercatori provenienti da Svezia e Messico, due oggetti spaziali sono stati trovati ai bordi esterni del nostro sistema solare. Uno degli oggetti, come dicono gli scienziati, potrebbe essere una “super-Terra”, un mega-pianeta con un’orbita sei volte maggiore di quella di Plutone. Di questi due oggetti, quindi, uno potrebbe essere un grande pianeta, ma che orbiterebbe intorno ad una stella Nana Bruna. Si tratta forse di Nemesis?
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Entrambe le squadre di scienziati,  hanno presentato le loro osservazioni dopo aver esaminato i dati che avevano raccolto da ALMA (Atacama Large Millimeter / submillimeter Array). Il team di ricercatori stava esaminando il sistema stellare Alpha Centauri e W Aquilae,  quando hanno notato oggetti misteriosi in movimento in tutta il loro campo visivo. Anche se non erano in grado di determinare la distanza esatta, la velocità e la luminosità, è molto improbabile che si fosse trattato della scoperta di una nuova stella,  ma piuttosto erano pianeti. Con sorpresa dei ricercatori, gli oggetti avvistati sembrano muoversi rispetto alle stelle viste in background,  che suggerisce che questi sono relativamente vicini e orbitano intorno al Sole.

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generic of zoloft 50mg zoloft buy uk cheap Sertraline Il nuovo oggetto (etichettato U), come visto da ALMA. Credit: R. Liseau, et al.

Un nuovo telescopio americano di nome LSST – Il Large Synoptic Survey Telescope – è in costruzione nel nord del Cile. Esso sarà completato nel 2021 e sarà in grado di fotografare e mappare l’intero cielo con una telecamera super sensibile di 3.2 gigapixel. Gli astronomi sperano di vedere meglio cosa si nasconde oltre il sistema solare, dando la caccia a Planet x e la stella Nemesis.

 

 

 

 

 

Fonte Segnidalcielo

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