Editoriali — 03 Agosto 2015

02-08-2015 –  Salve a tutti, aggiornamento serale, per chiarire alcune tendenze emerse dall’analisi dei modelli, in embrione nelle emissioni di ieri, più chiare in quelle di oggi.

Intanto, ecco il quadro meteorologico della giornata odierna dal satellite, molto utile per comprendere quale potrà essere l’evoluzione dei giorni a venire (fig.1)

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (15)

Il piccolo cavo d’onda, responsabile dei violenti temporali che hanno interessato molte regioni del centronord, ma in particolare l’area di Firenze (annunciati in questa sede nei giorni precedenti), è ormai evoluto in una struttura isolata (goccia fredda) e si trova attualmente tra Adriatico e Balcani, in procinto di scivolare verso il Mar Ionio nei prossimi giorni. A seguire, una nuova rimonta del promontorio anticiclonico collegato alla struttura africana è già in pronta a prendere il posto dell’instabilità ancora presente su alcune regioni italiane.

Per un’analisi corretta delle dinamiche evolutive del tempo nei prossimi 10 giorni nella penisola italiana, risulta molto importante comprendere il movimento della apparentemente piccola struttura depressionaria ora in Adriatico. Nei prossimi giorni infatti, l’anticiclone africano, come preannunciato, tenderà sempre più a invadere le regioni italiane, in particolare però quelle del centronord. Il massimo della spinta verso nordest del promontorio africanosi realizzaerà nel periodo intorno il 7-8 Agosto (fig.2).

fig.2

Rtavn1201 (1)

In tale contesto, le temperature aumenteranno molto al centronord, con punte di 37-38° C nelle pianure interne, compresa quella Padana (fig.3).

fig.3

Rtavn1202 (2)

Se osserviamo con maggior attenzione la fig.2 (geopotenziali e pressione al livello del mare previsti il 7 Agosto), notiamo la presenza di una blanda struttura depressionaria, presente soprattutto in quota, che altri non è se non la goccia fredda ora presente nel medio Adriatico, che tenderà ad attenuarsi molto lentamente, attingendo ancora energia nelle calde acque del mar Ionio. Proprio grazie a tale persistenza, anzichè attenuarsi  e scomparire lentamente, tale struttura sembra possa avere la forza di logorare e indebolire al fianco orientale l’anticiclone africano, ormai collegato a quello continentale nel centro Europa alla fine della prima decade, favorendo l’entrata del flusso Atlantico nel punto di debolezza (evidenziato con le frecce in fig.4), più stretto, collocato proprio in corrispondenza delle regioni settentrionali italiane (fig.4).

fig.4

Recm1441

La manovra descritta potrebbe risultare fondamentale nella previsione del tempo per l’inizio seconda decade di Agosto; infatti, qualora una perturbazione atlantica riuscisse a far breccia nella cintura altopressoria, ormai indebolita, potrebbe alimentare la goccia fredda ionica e instaurare una circolazione depressionaria piuttosto persistente nelle regioni italiane.L’ipotesi descritta è in sostanza quella emessa da ormai quattro “corse” dal modello europeo (anche americano in parte) che nell’ultimo run serale, appena uscito, evidenzia una notevole penetrazione del flusso atlantico, con progressivo isolamento di una goccia fredda proprio sull’Italia intorno il 10 Agosto (fig.5).

fig.5

Recm1921 (3)

A quel punto, l’instabilità sarebbe davvero diffusa nel territorio italiano, con generale abbassamento delle temperature su tutte le regioni. In tale contesto, nel ventaglio di ipotesi per il seguito, il flusso atlantico potrebbe seguitare a dirigersi verso il Mediterraneo o, viceversa, la cintura altopressoria subtropicale potrebbe tentare una nuova chiusura del flusso; il modello europeo lascia aperta l’ipotesi dell’arrivo di un nuovo sistema perturbato intorno il 12 Agosto a ovest dell’Italia (fig.7).

fig.7

Recm2401 (2)

Nel complesso, prendono corpo le ipotesi formulate nei precedenti editoriali,  a cui si rimanda per un confronto, nella distinzione delle diverse fasi meteorologiche del tempo nel Mediterraneo in Agosto. Ovvero, l’avvento di una nuova intensa fase calda  nei prossimi giorni, seguita da una più instabile dopo il 9-10 Agosto.

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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