Editoriali — 31 Agosto 2015

Immigrazione: servono regole comuni. E’ il monito che arriva da Bruxelles in vista anche del vertice d’emergenza che si terrà il 14 settembre. Intanto la Cancelliera tedesca Angela Merkel fa sapere che c’è accordo sulla necessità di aiutare l’Italia su questo fronte.

“C’è un grande accordo – ha detto la Merkel a Berlino – sul fatto che l’Italia debba essere aiutata” nella crisi dei profughi. Non è possibile, ha aggiunto la cancelliera, che i tanti migranti che arrivano in Italia ci restino.

L’Europa – ha detto la Cancelliera – deve “muoversi complessivamente”: “i paesi Ue devono condividere la responsabilità della tutela del riconoscimento del diritto di asilo”. “Bisogna avere un sistema equo di quote”.

“Il mondo – ha detto la Merkel – vede la Germania come un paese di speranza e di chance, non è sempre stato così”. A proposito della gestione dell’emergenza profughi, che vivono il Paese e l’Europa, ha invocato “flessibilità” da parte della Germania, ricordando che il Paese l’ha dimostrata in diverse occasioni “nel salvataggio delle banche, nell’uscita dal nucleare”. “Serve coraggio”, ha aggiunto, ribadendo che non c’è tolleranza per chi on rispetta la dignità dei richiedenti asilo. “Nessuna tolleranza – ha concluso – con chi mette in dubbio la dignità degli esseri umani”.

IL MONITO UE – “Serve andare rapidamente – ha detto il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans – verso regole europee comuni sulla richiesta d’asilo, sapendo che solidarietà e responsabilità sono principi indissolubili”. “E’ necessario – ha aggiunto – accelerare le procedure di registrazione”.

“L’Europa intera si mobiliti” sul tema dell’immigrazione. “Serve un sistema d’asilo europeo”. Non dobbiamo lasciare la “porta aperta a xenofobia e populismo. Alla strada di ciascuno per se stesso. Ciascuno per se stesso non ha mai portato a risultati positivi”, ha aggiunto Timmermans.

Intanto arriva un altolà all’Ungheria: “Le barriere non mandano il messaggio giusto” e la Commissione Ue “non incoraggia l’uso di muri ma di altri mezzi” per la sorveglianza delle frontiere. Così una portavoce della Commissione Ue sul completamento del muro anti-migranti in Ungheria. Resta però una “competenza nazionale” per cui Budapest non incorre in “nessuna conseguenza legale”.

 

 

A migrants is helped disembark from Italian Coast Guard ship Diciotti at the Messina harbor in Sicily, Italy, Saturday, Aug. 29, 2015. Migrants by the tens of thousands are braving the perilous journey across the Mediterranean, fleeing war and poverty in the Middle East, Africa and Asia with the hope of reaching Europe and be granted asylum. (ANSA/AP Photo/Carmelo Imbesi)

 

 

 

 

 

 

Fonte Ansa

Share

About Author

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi