Climatologia — 27 Aprile 2016

Tra la depressione colma di aria fredda che si è posizionata a cavallo delle Isole Britanniche e la banda anticiclonica subtropicale arretrata al di là del Mediterraneo, scorre un flusso di correnti temperate occidentali di origine atlantica. Per motivi legati alla sinottica generale, già descritta con dovizia di particolari in questo precedente approfondimento, la saccatura ex-polare, ora britannica, ruoterà il suo asse in senso antiorario inviando un lobo depressionario verso la penisola Iberica.

In questo modo il limite di massa tra l’aria fredda e l’aria calda si farà più serrato, causerà l’accelerazione delle correnti portanti e contribuirà così allo sviluppo di un sistema frontale. Quest’ultimo nella giornata di giovedì 28 aprile si porterà dalla Spagna verso l’Italia. Il nocciolo attivo di questa perturbazione transiterà in mattinata a nord della Sardegna per poi portarsi nella seconda parte della giornata sulle nostre regioni centrali peninsulari.

temporali giovedìNe deriva una prognosi orientata ad un progressivo deterioramento delle condizioni atmosferiche su questo settore, con qualche pioggia di passaggio in mattinata non esclusa sul nord della Sardegna, ma con un peggioramento più evidente tra pomeriggio e sera su Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Su queste regioni si assisterà pertanto allo sviluppo di acquazzoni sparsi.

Considerato il pregresso riscaldamento solare dovute alle schiarite della mattinata, l’instabilità del flusso umido in arrivo e il transito in quota dei massimi di vento legati al ramo ascendente della Corrente a Getto Polare, ci dovremo attendere anche la possibilità di manifestazioni temporalesche, localmente anche di una certa intensità. Le mappe allegate a questo articolo, riferite ad alcuni indici temporaleschi, confermerebbero questa tesi.

Scendendo ulteriormente nei particolari, ed esaminando l’andamento dei campi di vento al livello del mare, possiamo ritenere possibile che, a causa di una confluenza di tipo costiero ed orografico, la regione che incamererà gli accumuli piovosi maggiori, potranno essere le Marche.

 

 

 

 

 

 

 

Luca Angelini per Meteoservice.net

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