Editoriali — 12 Ottobre 2015

Come risolvere il problema delle case abbandonate in mezzo al borgo più bello d’Italia? Dal sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e da tutto il comune arriva una risposta semplice ma al tempo stesso geniale, dirottando la responsabilità (ma anche i guadagni futuri) su aziende e privati. Nello splendido paese tra i monti delle Madonie è attivo da diversi mesi un programma per assegnare a privati e aziende case in stato di abbandono, diroccate o semi diroccate che non abbiano un valore commerciale rilevante ma che risultano centrali all’interno del borgo.

Le case non hanno un valore vero e proprio, nel senso che sul mercato verrebbero vendute a poco o risulterebbero invendibili, ma per la gente di Gangi avere nel proprio centro una vita turistica e commerciale è fondamentale per non sparire nel nulla, per non diventare una specie di bellissimo borgo semi-disabitato. Le case, è bene specificarlo e ricordarlo, sono di proprietà privata, e vengono concesse da generosi proprietari in cambio della certezza della loro ristrutturazione, andando a creare valore economico e sociale all’interno delle mura della città.

Nel bando comunale dedicato all’iniziativa vengono spiegati nel dettaglio gli obiettivi e le modalità con cui aggiudicarsi una casa, e l’iniziativa sta riscuotendo un successo clamoroso, molto accelerato dall’elezione di Gangi a Borgo più bello d’Italia. Ad oggi sono state assegnate oltre 100 case, ma la lista completa viene continuamente aggiornata all’interno del sito del comune, dove la casa viene descritta e mostrata per favorire una rapida offerta da parte anche di soggetti esteri.

I motivi dell’assegnazione delle case vanno ricercati in un problema che affligge la Sicilia e buona parte delle zone del Sud Italia: lo spopolamento progressivo della comunità. Se nel 1950 Gangi contava 16.000 abitanti, oggi sono rimasti soltanto in 7.000, con gli altri emigrati in Sicilia o al Nord. Gangi inoltre non è una località vicina al mare e non viene presa d’assalto dai turisti durante l’estate, e quindi gli immobili non forniscono un reddito elevato come in altre parti dell’isola italiana. Quest’iniziativa potrebbe portare nuova linfa in città, invertendo il pericoloso declino demografico cui, finora, non è stato posto rimedio.

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Fonte Vanillamagazine

 

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