Editoriali — 05 Ottobre 2015

04-10-2015 – Salve a tutti; autunno sempre più interessante, perlomeno dal punto di vista delle elaborazioni dei modelli, ma non solo. In effetti, le dinamiche in atto nelle ultime settimane nel comparto europeo e nel vicino Atlantico, hanno evidenziato come l’attuale stagione autunnale stia palesando una dinamicità meteorologica non presente nelle ultime stagioni, e sembra possa essere solo  l’inizio, specialmente alla luce delle ultimi aggiornamenti…….

A tal proposito, sta ormai prendendo il via una fase meteorologica molto particolare, con la imponente pulsazione meridiana dell’anticiclone ora presente nel Mediterraneo, che nell’arco di sole 72 h si dovrebbe spingere in pieno Mar Glaciale Artico. Già nella immagine odierna è ben visibile la grande testa altopressoria che sta producendo la spinta verso nord di tutta la struttura, con ai lati un’approfondita saccatura Atlantica e il suo analogo artico nell’Europa dell’est (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (7)

Ecco a merà settimana che la penetrazione in Artico piena completata completata, con una potente figura altopressoria prevista affermarsi con i massimi pressori tra Sbalvard e Scandinavia (fig.2).

fig.2

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La conseguenza più eclatante dell’azione descritta sarà la risposta, sul lato orientale sella struttura, rappresentata dalla discesa di un massiccio nocciolo gelido del Vortice Polare nel bassopiano Russo, di cui di è parlato ampiamente nei precedenti editoriali (link per approfondimenti n.1, n.2, n.3, n.4). La cosa interessante, ai nostri fini, è la correlazione che tale enorme colata artica (fino a -15° C a 850 hPa, editoriale n.4 per dettagli) può avere per il settore mediterraneo. Nelle ultime emissioni, l’evoluzione più probabile è quella di una lenta deriva verso occidente del nucleo principale della colata, ma con un lascito freddo ad alimentare le depressioni Atlantiche in arrivo nel Mediterraneo. L’evoluzioni previste dai modelli sono ancora variabili, possibile evoluzione in Atlantico da Omega blocking a tunneling del blocco altopressorio, per taglio alla radice dell’alta pressione (fig.4).

fig.4

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Oppure molto più palese l’interazione con la colata gelida nell’emissione notturna del modello americano, dove il blocco a ovest chiude l’afflusso Atlantico e la depressione riceve direttamente contributi dal nucleo gelido russo, con maltempo e freddo in Italia per il week-end (fig.5).

fig.5

gfsnh-0-150

 

Ma non è finita; l’aspetto più eclatante delle emissioni odierne è infatti rappresentato dalla la tendenza, per la seconda metà del mese, che appare univoca negli ultimi due run, dell’avvento di una massiccia irruzione artica alla fine della seconda decade, con un vero e proprio split del Vortice Polare nel continente europeo.

Partiamo dalla evoluzione dell’ultimo run, la manovra parte dal ritrovato anticiclone aleutinico, che inizia a spingere sulla struttura del Vortice Polare, con una classica manovra di displacement dello stesso (fig.6).

fig.6

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Ma l’anticiclone delle Azzorre in questa stagione, a differenza di quella passata, non sembra voler restare inerme ed è pronta la reazione in Atlantico, con un poderosa controspinta ed inevitabile sbilanciamento del VPT stesso verso il Mediterraneo, con innesco di una massiccia colata artica appunto (fig.7).

fig.7

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Davvero imponente l’irruzione artica derivante da tale azione, correlata ai movimenti stessi della struttura del VPT e non a una onda mobile transitoria.

La vera sorpresa della stagione in corso sembra essere, quindi proprio la ritrovata spinta azzorriana in Atlantico, ancora più poderosa nella visione del run notturno, dove domina la scena al spinta azzorriana in luogo di quella aleutinica (fig.8).

fig.8

gfsnh-0-360 (2)

 

 

Insomma, per adesso sono solo previsioni, ma un’attività così marcata del VPT in questa fase stagionale era da qualche anno che non si vedeva. La costante spinta azzorriana, evidenziata in questa sede settimane fa (ved. editoriale), garantisce sempre evoluzioni piuttosto fredde, a chiaro contributo artico, dirette verso il Mediterraneo; un autunno da vivere quindi e noi lo seguiremo passo dopo passo.

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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