Disastri d'Italia — 03 Settembre 2016

I TRECATESI, ALLARMATI, PROTESTANO PER LA SCARSA INFORMAZIONE

“CHE DISASTRO! TUTTO IL PAESE è COPERTO DA UNO SPESSO STRATO DI PETROLIO”

TRECATE – Molti trecatesi si sono accorti che qualcosa era successo dalla “puzza” che ha invaso la cittadina.

“All’inizio si sentiva solo la puzza – ha riferito R. Geddo – . Ieri sera sono uscito e con degli amici siamo andati a vedere più da vicino cosa era accaduto, siamo arrivati fino ai blocchi, poi era impossibile proseguire, lì l’odore era più forte e ci è venuto istintivo coprirci la bocca con le sciarpe, ma non credo che la situazione sia di pericolo pe -r le persone, per ora.

La prima cosa che mi sono chiesto, in realtà, era se qualcuno degli addetti si fosse fatto male, se si fosse ferito qualcuno al momento dello scoppio”.

Non era solo la puzza e non lo è tuttora l’unico motivo che desta preoccupazione negli abitanti di Trecate: “Paura non anc ora, ma questo è un incidente gravissimo – ha dichiarato Isora Tonucci

  • Io mi preoccupo dei nostri giardini, dei nostri orti, dell’agricoltura.

Io mi preoccupo dei nostri giardini, dei nostri orti, dell’agricoltura.

Sono preoccupata di quello succederà dopo; se la natura si risolleverà e che cosa ne rimarrà.

In paese l’odore comunque persiste e in alcune zone è quasi asfissiante.

“C’è una puzza pazzesca in giro e anche se adesso non sono spaventata spero che passi in fretta – ha affernato Luciana Mocchetto.

Che disastro! Già normalmente c’è l’inquinamento, tra i gas di scarico e il riscaldamento adesso ci mancava anche questa pioggia di petrolio! Appena sono uscita mi sono sentita rivoltare lo stomaco, nel mio stato (Luciana Mocchetto aspetta un figlio) forse non sarei dovuta uscire.

Ieri sera quando l’ho saputo ero per strada, eravamo in giro, abbiamo visto un certo traffico ed abbiamo chiesto spiegazioni a un vigile, poi ci siamo resi conto delle persone che pulivano i vetri e della patina scivolosa che si era formata in terra, abbiamo capito che era successo qualcosa di veramente grave”.

“Speriamo che non sia niente di irreparabile – hanno affermato Giovanni e Roberta Longhi – noi al momento in cui è accaduto non ce ne siamo accorti, poi ha telefonato mia sorella domandandomi se sapevo che cosa era successo, io – ha proseguito Giovanni – vedevo quelli che pulivano le macchibe mentre pioveva e mi è parso strano.

Per il futuro spero che finisca presto.

Aspetto un bambino – ha concluso Roberta – e vorrei che tutto si risolvesse per il meglio, nel frattempo abbiamo fatto scorte d’acqua in previsione dell’inquinamento delle falde acquifere”.

Molti i trecatesi, almeno una parte, hanno fatto scorte anche delle mascherine per proteggersi dall’inquinamento, alla Coop di Trecate, ad esempio, alle 10,30 di martedì mattina ne erano rimaste solamente due.

Il fatto che possano venire attaccate le vie respiratorie preoccupa molto.

“Soprattutto per i bambini – ha spiegato Monica Mossoni – perchè se è vero quello che dicono, che prende gola e polmoni abbiamo paura; e poi non siamo per niente informati”.

“Ci siamo un pò preoccupati e non abbiamo avuto un granchè di informazioni – ha proseguito Barbara Caccia – inoltre, dato che io abito abbastanza vicino, mi crea un certo timore la possibilità che possa verificarsi qualche esplosione.

E poi anche le scuole le hanno lasciate aperte, io per precauzione mio figlio l’ho tenuto a casa.

Secondo me non sono state prese le dovute precauzioni, non hanno tenuto conto del fatto che poteva accadere un incidente di questo genere.

Comunque non siamo stati informati su cosa è veramente accaduto, su come comportarci, sul pericolo reale”.

Altre testimonianze fanno capire quanto questa realtà sia veramente “piovuta” dal cielo così all’improvviso.

“Me ne sono accorta all’uscita dal lavoro, sono salita in macchina e i vetri dell’auto erano sporchi d’olio”.

“In realtà la maggior parte dei trecatesi ha potuto constatare il fatto verso sera, all’uscita dal lavoro, senza però poter aver la certezza di che cosa fosse veramente accaduto.

Oggi l’odore pare leggermente diminuito, ma dipende dalle zone in cui ci si trova, comunque in tutto il paese si sente un rombo assordante come di un aereo sulle nostre teste che avvisa che la fuoriuscita di gas e greggio non è ancora conclusa”.

“C’è un rumore fortissimo a causa del petrolio che continua a uscire – ha riferito Giovanni Zanotti – chissà quando smetterà; è una cosa gravissima sta rovinando tutta l’agricoltura”.

“Lo si sente tutta la notte, ma in realtà quello che mi preoccupa è che cosa potrà succedere un’altra volta – ha precisato Claudio Mocchetto”.

“Sono uscito dal lavoro alle 22 circa – ha spiegato Fabio Previtali – e mi sono accorto subito di questo rombo assordante e dell’aria che dava fastidio; mi trovavo a circa 1 chilometro dal luogo in cui si trova il pozzo”.

“E’ una cosa tremenda, non si può uscire di casa, provoca il capogiro, prende lo stomaco – ha dichiarato Giuse Solazzo – .

Quando è successo mi trovato davanti alla finestra a lavare i vetri, ho sentito questo forte odore e ho aperto le finestre pensando ad una fuga di gas, poi quando sono scesa in strada l’odore persisteva, si scivolava già sul pianerottolo di casa, in seguito ho saputo dello scoppio.

Ora spero che si risolva davvero il più presto possibile”.

“Oltre al rumore che c’è vedo un gran trambusto ha affermato Enrica Corna – non mi rendo ancora conto. Spero che passerà”.

Un pò impauriti un pò speranzosi gli abitanti di Trecate sono quasi certi che la situazione prima o poi si risolverà, ma i timori rimangono per le coltivazioni, per l’aria, per l’acqua e per quel rumore che indica che ancora non è finita.

Ed ascoltano quel sibilo che non li fa dormire e temono che possa accadere ancora qualcosa.

I vigili urbani di Trecate hanno affermato che “non c’è nulla di nuovo”, e che “il pozzo non è ancora stato chiuso”.

Abbiamo domandato loro cosa sia successo lunedì sera: In primo luogo è stato avvertito il sindaco, che mi ha chiamata – ha riferito Ivana Medino – poi ci siamo recati sul luogo, ma non siamo riusciti ad arrivare al pozzo, ci siamo dovuti fermare prima poichè non si riusciva a vedere nulla.

Siamo rientrati ed abbiamo avvisato le autorità preposte: l’agip, l’Anas, che si occupa della circolazione, la Provincia, la protezione civile.

C’è stato un consiglio straordinario ieri sera ed oggi si terrà alle 10 un’altra riunione in prefettura.

Per la salute pubblica non ci dovrebbero essere problemi in quanto il livello di pericolo, secondo le verifiche che sono state fatte, non è stato raggiunto.

Per quello che riguarda la circolazione abbiamo messo sulle strade pubbliche dell’antisdrucciolevole, del sabbiolite, per i luoghi privati verrà usato del disperdente”.

La pioggia oleosa che lunedì era caduta in abbondanza, martedì è cessata ma i rischi per la circolazione rimangono, e anche per la salute della gente: il pozzo coi suoi vapori è li, con la sua nube, ben visibile e presente al nostro olfatto.

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