Italia — 16 Aprile 2014

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Freddo e neve sono tornati improvvisamente d’attualità in questa primavera finora così mite, ma l’evento che stiamo vivendo attualmente è ben lungi dal poter essere considerato eccezionale e non ha nulla a che fare con le ondate di freddo ben più intense che si sono verificate in altre circostanze, sempre nel mese d’aprile. Molte delle tardive ondate gelide d’aprile più importanti si sono verificate nelle prime due decadi del mese. Fra le situazioni di maggiore rilievo una doverosa citazione spetta alle nevicate in Val Padana del 1991, ma anche alle bufere di neve in Adriatico del 7, 8 e 9 aprile 2003. A proposito di quest’ultimo evento, la neve cadde fin sulla costa con accumulo soprattutto in Molise e Puglia e furono molto ingenti le nevicate anche lungo tutta la dorsale appenninica. Oltre a Bari e Termoli, anche città come Brindisi e Lecce furono colpite da questa notevole fase nevosa così tardiva. Il picco di gelo interessò gran parte dell’Europa Carpatico-Danubiana ed i Balcani (come evidente dalla mappa d’insieme in basso, che mostra l’anomalia delle termiche all’altezza di 850 hPa nei giorni dal 7 al 9 aprile 2003), a conferma di un episodio crudo invernale che si rivelò eccezionale per un’ampia fetta del Continente.
Non si può poi scordare nemmeno il 14 aprile 2001: l’ondata di freddo era coincidente con il week-end pasquale, quando un blocco d’aria fredda proveniente dal Nord Europa colpì l’Italia, specie le regioni centrali con nevicate fino a quote molto basse. Venne persino imbiancata Viterbo, con fiocchi caduti fino alla periferia di Roma. Sull’Abruzzo la neve cadde con accumuli fin sulla costa. Ma tornando un po’ più indietro, l’ondata di freddo e neve per antonomasia fu quella dell’aprile 1991, quando l’Italia venne “trafitta” da un nocciolo d’aria gelida artica che portò un vivace scombussolamento meteorologico, con vivaci fenomeni temporaleschi. Nevicò fino in pianura su buona parte della Val Padana, specie sul Basso Piemonte e su tutta la pedemontana emiliana fra il 17 ed il 18 aprile, a seguito di un apporto di correnti più umide e produttive da est. La neve imbiancò in modo significativo anche Torino e Milano, nell’ambito di una stagione invernale non molto generosa in fatto di episodi nevosi. Ben 20 centimetri caddero a Bologna, ma fu un evento eccezionale anche per l’Appennino centrale, dove si registrarono straordinari accumuli nevosi.
Fonte: Meteogiornale.it

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