Editoriali — 17 Aprile 2016

La fase primaverile sostenuta da un sub-tropicale a componente di flusso sud-ovest/nord-est, e che regala scampoli di inizio estate al sud e motivi di instabilità sull’estremo nord, va evolvendo ulteriormente in direzione delle ragioni dello stesso africano, destinato a disegnarsi come vero promontorio mediterraneo nel breve-medio termine. La configurazione negativa in atlantico tende infatti, per chiusura alle alte latitudini, a maturare in un esteso cut-off disposto a ridosso dell’iberia. Le linee continue rosse e blu descrivono detta situazione che si profila per i prossimi giorni e che può amplificare ulteriormente, stabilizzandola anche sul nord italia, la fase mite o calda in atto. Si tratta, però, di una fase temporanea, in quanto, subito dopo, e nel corso dei giorni di terza decade, il flusso trainante delle alte latitudini disposto in linea con i paralleli, sembra dover ondularsi con rialzo in sede groenlandese e conseguente affondo in sede continentale, con progressione negativa sino al limite del mediterraneo settentrionale. Il cambio, simboleggiato dalla linea trateggiata e dalle frecce, può corrispondere ad una vera e propria inversione, destinata a mutare radicalmente il panorama meteo anche in sede mediterranea, e a favore di situazioni più fresche e più instabili. La figura, nei colori che rappresentano il disegno barico in quota, e rappresentativa della situazione al 25 aprile, è espressiva nel mostrare le azzorre significativamente estese in oceano verso settentrione e l’estesa ondulazione negativa che abbraccia il continente e che affonda sino al mediterraneo…

figura meteo 17apr16

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Pierangelo Perelli

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