Climatologia — 15 Marzo 2016

Mentre in Italia sperimenteremo i primi tepori primaverili, soprattutto al nord e al centro, abbracciati da un lembo dell’anticiclone britannico, in Russia dovranno fare i conti con una saccatura polare colma di aria davvero gelida.

Il tempo dimostra ancora una volta di non aver le mezze misure, tant’è vero che, dopo un inverno scialbo che è trascorso su tutto il comparto orientale europeo con temperature ampiamente superiori alle medie, ecco che il “generale” si presenta a marzo inoltrato.

Una premessa: non crediate che, a dispetto della relativa vicinanza del limite di massa, questa possente colata fredda possa aver ripercussioni dirette sul tempo di casa nostra. Le correnti in quota, quelle che guidano i sistemi nuvolosi e, appunto, banche i vortici di bassa pressione, ne devieranno infatti l’asse progressivamente verso est. Il nocciolo duro andrà pertanto a perdersi verso la Mongolia, per poi risalire verso la lontana Siberia, non prima di aver comunque raggelato per bene tutta l’Europa dell’est.

La prima figura in alto ci mostra la sinottica in quota (piano isobarico di 500hPa) mettendo in evidenza l’attendibilità tutto sommato soddisfacente di questo impianto, le cui conseguenze nei bassi strati, come evidenziato dalla seconda mappa, anch’essa elaborata come scenario medio, ci suggeriscono valori da brivido.

L’ultimo grafico in basso, riferito alle coordinate di Mosca, ci conferma che nel prossimo fine settimana le temperature su Cremlino e dintorni precipiteranno ben 10-12°C al di sotto della media che, nonostante la stagione avanzata, da quelle parti è già fredda di suo.

spagh moscaInsomma, cari amici e lettori: tante volte avrete letto e sentito di improbabili ondate di gelo attese sull’Italia. Ebbene qui avete la dimostrazione chiara, nero su bianco (più bianco che nero in questo caso….) di cosa sia una ondata di gelo. Evento che, come si evince sempre dall’ultima figura in basso, vedrà proprio nel grande freddo il punto di forza di questo evento, mentre la neve, che pure arriverà su diversi Paesi, di certo non si sprecherà in relazione al potenziale disponibile.

D’altra parte anche lassù certamente conosceranno la validità del detto: “Chi si accontenta…”

 

 

 

 

 

 

 

 

Luca Angelini per Meteoservice.net

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