Editoriali — 22 Aprile 2016

22-04-2016 – Salve a tutti, mattinata di cambiamenti in ottica meteorologica nel comparto europeo e mediterraneo. Da ovest avanza una seconda perturbazione correlata alla goccia fredda iberica, mentre la prima perturbazione, transitata ieri nelle nostre regioni, è sostanzialmente andata in frontolisi; ovvero, si è “sacrificata”, distruggendosi nel muro anticiclonico nell’Europa centrale, inibita dai moti subsidenti dell’alta pressione (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (5)

 

Il “sacrificio” della perturbazione atlantica non sarà però vano (perdonate la metafora prolungata), in quanto utile a eliminare il diaframma altopressorio che divideva, fino a poche ore fa, la nuvolosità atlantica dall’afflusso freddo proveniente direttamente dal Mar Glaciale Artico, visibile in alto in figura. In tal senso, nella moltitudine di perturbazioni indicata in fig.1 si evince bene come il treno di irruzione artica (3a,3b,3c) sia pronto ormai a invadere l’Europa, seguito da aria molto fredda per il periodo.

Ecco le conseguenze principali in rapida successione:

 

1) Già dal pomeriggio, essendo ormai nella terza decade di Aprile, l’afflusso umido atlantico si instabilizzerà ulteriormente, per convezione generata dal suolo surriscaldato, in prossimità dei rilievi appenninici dell’Italia centrale, generando rovesci diffusi e localmente qualche temporale (fig.2).

fig.2

rain12h-1

 

 

2) Nella giornata di domani, sabato, l’aria fredda proveniente dalla saccatura artica inizierà ad affluire nel Mediterraneo e a contrastare con le correnti meridionali al suolo, generando instabilità di tipo frontale, prevalente su quella convettiva stavolta. Rovesci e temporali sparsi interesseranno tutte le regioni tirreniche, privilegiando i settori interni. Piogge forti tra levante ligure e alta Toscana, con temporali; piogge anche al nord, con nevicate intorno 1200-1400 m, ma con quota neve in costante abbassamento (fig.3).

fig.3

rain24h-1

 

 

3) A partire dalla mattinata di Domenica, il nucleo più freddo e intenso della colata artica entrerà nel Mediterraneo, con aria piuttosto fredda, inizialmente solo in quota, ma con temperature già in notevole abbassamento; temporali accompagnati da grandinate e colpi di vento saranno possibile su tutto il nordest e le regioni centrali. Sud Italia ancora ai margini del peggioramento in questa fase (fig.4).

fig.4

Rtavn481 (1)

 

A partire dal pomeriggio di Domenica. le temperature inizieranno a subire un vero e proprio crollo al nord e in nottata tra nordest ed emilia Romagna ci sarà la fase più intensa dell’irruzione artica, con nevicate intorno 600-700 in Appennino, addirittura intorno 200-300 m nei versanti settentrionali alpini (fig.5).

fig.5

hrrr (6)

 

4) Nella giornata di lunedì 25, la saccatura raggiungerà la massima penetrazione a tutte le quote, con un minimo al suolo in mattinata in discesa dalle regioni centrali verso il basso Adriatico. In questa fase la neve arriverà anche nei rilievi del centro intorno 800-1000 m e i rovesci  interesseranno anche il sud, con drastica diminuzione delle temperature anche al centrosud (fig.6).

fig.6

72-7IT

 

 

Queste, in buona sostanza, dovrebbero essere le fasi principali del peggioramento in arrivo, oggi pomeriggio i primi rovesci, inizia il nowcasting.

 

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

 

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