Terremoti — 28 Agosto 2016

Oggi vescovo celebra messa in tendopoli. Bilancio: 291 morti. Aperte due indagini.

Notte sostanzialmente tranquilla, la prima senza scosse importanti, per i circa 2.500 sfollati del terremoto in Italia centrale, all’indomani della giornata del lutto e dei funerali solenni delle vittime marchigiane ad Ascoli Piceno. Il conto dei morti complessivo è intanto salito a 291, con il decesso di un ferito in ospedale.

Ad Amatrice, nel Reatino, città simbolo del sisma con oltre 200 morti, restano ancora 14 persone da identificare, per cinque delle quali sarà necessario l’esame del Dna. Nella cittadina si scava ancora, ormai più per recuperare eventuali corpi sotto le macerie che nella speranza di trovare qualcuno ancora vivo.

Aperta un’inchiesta per disastro colposo anche dalla procura di Ascoli, dopo quella dei colleghi di Rieti. Oggi sono previsti altri accertamenti sulla scuola di Amatrice che era stata ristrutturata nel 2012 e che è quasi completamente crollata. Si indaga sui materiali utilizzati e sulle procedure dei collaudi effettuati sull’edificio.

Ieri ai funerali ad Ascoli hanno assistito il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il capo dello Stato Sergio Mattarella, il quale ha anche visitato Amatrice e Accumoli, epicentro del sisma. “Non vi lasceremo soli”, ha detto il presidente della Repubblica agli sfollati nella tendopoli della cittadina reatina e ai parenti delle vittime nelle Marche. Mattarella ad Ascoli ha regalato una bambola a Giorgia, che in ospedale ha compiuto 4 anni.

“Diteci cosa è meglio per voi, non possiamo decidere tutto da Roma”, ha dichiarato Renzi. “E’ necessario prevenire per fare in modo che cose del genere non si ripetano più”, ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, anch’egli in visita alle tendopoli, a proposito delle negligenze nella costruzione degli edifici pubblici.

Oggi ad Amatrice e Accumoli arriverà la presidente della Camera Laura Boldrini. Il vescovo di Ascoli Piceno don Giovanni d’Ercole celebrerà la messa domenicale nella tendopoli di Pescara del Tronto, nelle Marche. “Ho chiesto ‘Dio, ora che si fa?”, ha raccontato il vescovo durante l’omelia di ieri alle esequie solenni.

Protezione Civile, da oggi coordinamento a Rieti – Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, presiederà oggi, domenica 28 agosto alle ore 12, la riunione d’insediamento della Direzione Comando e Controllo (Dicomac) a Rieti, in Largo Graziosi. Al termine dell’incontro, il Capo Dipartimento incontrerà la stampa per illustrare l’organizzazione della struttura e il programma delle attività. Con l’istituzione della Dicomac a Rieti – sottolinea la Protezione Civile – e la contestuale chiusura del Comitato Operativo riunito in seduta permanente, a Roma, dalla notte del 24 agosto, subito dopo la scossa, si trasferisce in prossimità dell’area più colpita il coordinamento delle attività di assistenza alla popolazione e gestione della prima emergenza da parte del Servizio Nazionale della Protezione Civile. La Dicomac promuove l’attuazione degli indirizzi e delle indicazioni operative del Capo del Dipartimento della Protezione Civile ed opera in raccordo con i centri operativi e di coordinamento attivati sul territorio.

Fonte: www.ansa.it

Le operazioni di recupero dei corpi dalle macerie, Amatrice, 26 Agosto 2016. ANSA/FLAVIO LO SCALZO

Le operazioni di recupero dei corpi dalle macerie, Amatrice, 26 Agosto 2016. ANSA/FLAVIO LO SCALZO

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