Curiosità dal Mondo & Misteri — 24 Ottobre 2015

Una scienziata australiana ha scoperto che dei tubi di plasma giganti e invisibili, che sono in movimento nei cieli sopra la Terra. Questa scoperta a dir poco sensazionale, ha riscontrato inizialmente scetticismo nel campo dell’astrofisica, ma una studentessa di 23 anni dell’Università di Sidney, Cleo Loi, ha provato che il fenomeno esiste.

 

Quello che ha scoperto la studentessa,  potrebbe andare addirittura a modificare la teoria sulla struttura dei campi magnetici presentata 60 anni fa. La Cleo Loi ha realizzato uno studio andando ad inventare un modo per osservare in 3d la magnetosfera terrestre. Ciò che è emerso è la presenza di enormi tubi di plasma che galleggiano sopra la Terra. Questi tubi a bassa ed alta densità, collegano ionosfera e plasmasfera, disposti parallelamente rispetto al campo magnetico e  la loro posizione è risultata essere  a 600 chilometri sopra la Terra, nella ionosfera superiore; ma questi tubi sembrerebbero proseguire anche nella plasmasfera, area nella quale c’è il passaggio al plasma dello spazio esterno, quindi si presume che ci sia un collegamento con lo spazio esterno.

 

 

Loi ha anche scoperto che i tubi si muovono lentamente nel tempo e questo consente, modificando i parametri di interferenza, di individuarli con i telescopi. Diversi scienziati avevano ipotizzato la presenza di tubi di plasma che guidavano il segnale dei fulmini rilevati da un altro emisfero, ma ad oggi nessuno era riuscito ad individuarli.

 

Una scoperta importantissima che potrebbe andare a rivedere le teorie legate alle interferenze della ionosfera con i sistemi di navigazione satellitare. Lo studente che ha portato avanti il progetto presso l’università di Sydney, ha utilizzato il radiotelescopio Murchison Widefield Array (MWA) per sondare queste regioni in un modo del tutto inedito, suddividendo le osservazioni tra quelle dalle estremità orientale e occidentale della matrice, ottenendo di fatto una visione binoculare in tre dimensioni.

Tubi di Plasma e Portali Magnetici

Ecco un punto di incrocio delle linee magnetiche chiamati “punti-X” dove si attivano i portali magnetici

Sembrerebbe che questi “Tubi di Plasma”  siano correlati con l’attività dei famosi “Portali Magnetici” scoperti dalla NASA, che sta studiando il fenomeno attraverso le sonde  “MMS,” abbreviazione di Magnetospheric Multiscale Mission [Missione Multiscala Magnetosferica] che sono state lanciate nel mese di marzo 2015. Le quattro navicelle spaziali di MMS si trovano nella magnetosfera terrestre e hanno circondato i portali per vedere come funzionano. Saranno piene di rivelatori di particelle di energia e di sensori magnetici. Gli scienziati, dopo la scoperta dei “Tubi di Plasma” cercheranno di osservare questo fenomeno attraverso satelliti e le sonde MMS.

I portali magnetici sono invisibili, instabili e sfuggenti. Si aprono e si chiudono senza avviso e si formano attraverso un ricollegamento magnetico. Linee di forza magnetica dal sole e dalla terra si mescolano, si incrociano e si uniscono per creare le aperture (portali o stargate). I “Tubi di Plasma” scoperti dalla Loi, forse hanno qualche correlazione con i portali magnetici?

Da quello che sanno i ricercatori NASA, nei punti di incrocio  delle linee magnetiche, chiamati “punti-X”,  sono quelli dove avviene l’incrocio e la conseguente apertura dei portali. Questa unione improvvisa del campi magnetici puo’ spingere getti di particelle cariche, provenienti dal punto- X e creare cosi una “regione a diffusione di elettroni” sottoforma di energia al plasma che ingloba il pianeta Terra, rendendolo attivo come una bobina Tesla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte Segnidalcielo

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