Editoriali — 29 Dicembre 2014

In questo articolo vorrei proporvi alcune considerazioni sul Vortice Polare Stratosferico (VPS) con focus temporale nella prima settimana del mese di gennaio. Da ormai diversi giorni il modello americano GFS va proponendo lo split (ovvero il taglio) del VPS verso il 6 gennaio alla quota di 10 hPa, ovvero in alta stratosfera. Il taglio avviene sempre per l’azione congiunta delle due onde planetarie che puntano verso il VPS, quella pacifica e quella atlantica.

In sé lo split del VPS è l’evento barico più eclatante in inverno, in grado di distruggere in senso stretto il VPS e di scagliare verso sud le sue schegge gelide. Ma per avere ripercussioni tangibili serve che vi sia coupling (ovvero armonia) tra il VPS e il VPT (Vortice Polare Troposferico). Il modello GFS nei giorni scorsi aveva fatto vedere alcuni scenari da split del VPT. Stamattina è il modello inglese UKMO a proporre qualcosa di simile.

Che si vada incontro a uno split, ovvero a un evento così eclatante nel cuore dell’inverno, è ancora solo una ipotesi. Certo potrebbe rappresentare una occasione di grande interesse per avere episodi eclatanti di freddo e neve alle basse latitudini europee in gennaio.

 

Fonte: meteogiornale

 

Jacopo Bevino

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