Editoriali — 30 Agosto 2015

30-08-2015 – Salve a tutti, immancabile aggiornamento modelli, per gli amanti della discussione degli elaborati grafici, sempre molto interessanti in questo periodo di transizione tra estate e autunno. Per adesso però, è ancora piena estate; infatti dopo i picchi elevati della giornata di ieri (fino a 35° C), stamattina le temperature minime sono aumentate di un paio di gradi nelle ultime 24 h su tutto il centronord, in virtù della presenza di una enorme campana anticiclonica nel bacino del Mediterraneo (fig.1)

fig.1

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A riguardo, questa mattina, è evidente un aumento delle temperature soprattutto in pianura Padana, dove l’aumento del tasso di u.r. favorisce una minore dispersione del calore nelle ore notturne, aumentando quindi la sensazione di disagio (fig.2).

fig.2

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Domani, l’ondata di caldo, se considerata nel suo complesso, dovrebbe raggiungere l’acme, per poi iniziare a indebolirsi al nord e al centro, più tenace la sua tenuta al sud. Confermata quindi la partenza della spinta azzorriana, con creazione del blocco in Atlantico a partire dal giorno 1 (fig.3)

fig.1

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In fig. 3 è inquadrata l’evoluzione la sera del 2 Settembre, quando la saccatura, caratterizzata da un asse obliquo, coricato sul fianco orientale, inizierà a far sentire i suoi effetti al nord, in particolare sull’arco alpino (fig.4).

fig.4

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I primi temporali saranno presenti comunque già nel pomeriggio del giorno 1 al nordovest, ma nelle 24 h successive diverranno più diffusi su tutto il settore alpino, con sconfinamenti in pianura, localmente anche di forte intensità.

A quel punto l’assetto della saccatura tenderà a divenire abbastanza stazionario, approfondendo il proprio asse in direzione della Spagna e presentando costantemente il ramo ascendente (orientale) nelle regioni settentrionali italiane (fig.5).

fig.5

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In questa fase, nei giorni 4 e 5 Settembre, i modelli confermano la possibilità di eventi piovosi di notevole intensità e persistenza su buona parte del nord e della Toscana, in particolare nell’arco ligure di levante, Toscana settentrionale e centrale e regioni del nordest. Ancora una volta si vuole sottolineare tale aspetto in questa sede, senza creare comunque allarmismi di sorta, verificheremo gli aggiornamenti dei modelli.

Giunti nel week-end del 5-6 Settembre, l’assetto della saccatura subirà un’ulteriore esasperazione; il blocco anticiclonico tenderà a coricarsi verso est, tagliando l’alimentazione artica alla saccatura e isolando una goccia fredda depressionaria sulla Francia. Tale manovra sarà anche favorita dal nuovo assetto che andrà formandosi nel neonato Vortice Polare, trasversale e, quindi, di sbarramento alla risalita del promontorio azzorriano (fig.6).

fig.6

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La presenza di un nocciolo freddo sulla Francia, bloccato a ovest dell’anticiclone azzorriano, non potrà far altro che apportare un nuovo intenso peggioramento al centronord, con piogge diffuse questa volta su molte regioni; tutti concordi in merito i modelli, ecco quello europeo, che evidenzia la presenza di un intenso vortice ciclonico al centronord, con perno sulla Francia, per il giorno 8 Settembre (fig.7).

fig.7

ECH1-216

Sembra quindi accertata la permanenza del maltempo al centronord nel periodo tra il 5 e l’8 Settembre, sebbene non in maniera continua, dopo le piogge previste tra il 3 e il 5 Settembre soprattutto al nord e Toscana. In tale contesto, da sottolineare la funzione decisiva dell’anticiclone delle Azzorre, inizialmente con la creazione del blocco al flusso Atlantico e, successivamente, con il “lascito” di un nuovo blocco, sempre più probabile, in area scandinava, che sembra essere un trend evolutivo estremamente caratterizzante questa transizione tra estate e autunno; ecco infatti ripetersi, nella previsione del giorno 9 Settembre, fino alle quote delle correnti a getto, la creazione del blocco al flusso Atlantico nel mar di Norvegia, con biforcazione del getto polare verso nord e verso il Mediterraneo rispettivamente (fig.8).

fig.8

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Ancora una volta quindi, alle soglie della seconda decade di Settembre, il nuovo blocco potrebbe favorire la “spillatura” di impulsi Atlantici verso il Mediterraneo occidentale, con reiterate fasi di maltempo nelle regioni tirreniche e del nord (fig.9).

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Resta da capire, in tale contesto, quanto il maltempo riuscirà a penetrare a sud, dove l’estate si prolungherà di qualche giorno (ma i dati esposti nell’editoriale serale chiariscono come l’aria fredda potrebbe giungere anche al sud); per il nord e il centro invece, sembra che il fresco e l’instabilità possano far breccia e durare per molti giorni, con episodi locali di intenso maltempo a partire dal 2 Settembre. Gli spaghetti della città di Verona sono eloquenti in merito e, anzi, evidenziano come il finale del run mattutino sia molto più caldo della media delle rimanenti perturbazioni e come, viceversa, a partire dal 5 Settembre i valori termici a 850 hPa (1500 m) dovrebbero essere sempre sottomedia per molti giorni, almeno al nord e al centro, aggiorneremo in merito nei giorni successivi (fig.9).

fig.9

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Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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