Editoriali — 23 Aprile 2016

23-04-2016 – Salve a tutti, irruzione artica in atto nel continente europeo, mentre il tempo peggiora in molte regioni italiane. Sono molte le peculiarità, anche didattiche, di questo peggioramento, cerchiamo di analizzarle insieme, soprattutto in ottica previsionale, per capire il tempo delle prossime ore e di tutto il ponte festivo in genere (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (6)

 

La figura sopra riportata presenta una distribuzione delle principali figure bariche a scala sinottica molto complessa, ma è possibile tuttavia riassumere, semplificando, l’attuale evoluzione del tempo nel comparto europeo tramite alcuni passaggi fondamentali:

1) A nord della linea n.4 è presente il limite del fronte di irruzione artica, ovvero della discesa, piuttosto massiccia, di aria molto fredda dal Mar Glaciale Artico, diretta proprio verso il Mediterraneo, passando prima dall’Europa centrale.

2) A sud della linea n.4 è presente l’articolato quadro delle perturbazioni atlantiche, in entrata nel Mediterraneo da ovest, che vanno gradualmente assumendo più consistenza grazie proprio al contrasto con l’aria fredda in arrivo da nord. 

3) Ai lati della complessa struttura descritta nei punti 1 e 2 sono presenti due robuste figure altopressorie, in particolare il blocco Atlantico a sinistra, che completano il quadro della saccatura artica in pieno sviluppo.

La perturbazione n.1 al momento, è quella che sta producendo effetti tangibili nel territorio italiano, con temporali anche piuttosto intensi tra levante ligure e alta Toscana (previsti nel precedente editoriale) e rovesci localmente grandinigeni nelle regioni centrali, ad esempio nel basso Lazio (fig.2,3)

Nelle prossime ore l’aria fredda dal nord europa continuerà a scendere verso sud, come ben individuato dalla immagine dinamica del satellite (fig.4).

fig.4

sat_new_ireu (2)

 

 

I contrasti con l’afflusso umido preesistente diverranno sempre più accesi quindi e nuovi rovesci si svilupperanno soprattutto in corrispondenza dei rilievi appenninici e del nordest (siamo a fine Aprile, la terraferma si riscalda parecchio), ecco la grafica del modelli WRF (fig.5).

fig.5

rain12h-1 (2)

 

Domani, Domenica, l’ulteriore discesa dell’avvezione fredda artica intensificherà l’instabilità nelle nostre regioni, con fenomeni temporaleschi, anche grandinigeni, che al momento sembra debbano essere comunque concentrati tra nordest, regioni centrali, escluse probabilmente le coste, e buona parte dell’Adriatico, meno colpiti nordovest es estremo sud (fig.6).

fig.6

rain24h-1 (1)

 

 

Le temperature si abbasseranno ulteriormente, con le nevicate che raggiungeranno quota 800 m (appennino settentrionale) e 1200 m in quello centrale, ecco il quadro termico attuale con l’irruzione artica oltralpe già ben evidente (fig.7)

fig.7

temperature_europe (1)

 

Nelle prime ore di Lunedì l’irruzione fredda raggiungerà la massima intensità e penetrazione, con una -35° C  a 500 hPa, attestata oltralpe, dove tornerà davvero l’inverno e un nucleo freddo in discesa lungo l’Adriatico (fig.8)

Rtavn481 (2)

 

A quel punto, le nevicate scenderanno a quote davvero inusuali per la stagione, con quota neve intorno i 600 m nei rilievi emiliani (localmente più in basso) e tra 700-800 m nell’Appennino centrale; ecco il quadro delle precipitazioni nevose previste per lunedì dal modello YOUMETEO (fig.9,10)

 

Insomma, un peggioramento di tutto rispetto, che potrebbe essere anche molto prolungato, ne parleremo di nuovo nel pomeriggio a riguardo.

 

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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