Editoriali — 17 Aprile 2016

17-04-2016 – Salve a tutti, primavera sempre più capricciosa e instabile nell’ottica previsionale inquadrata oggi dai modelli; penisola italiana ancora interessata, soprattutto al centrosud, da un flusso caldo di origine subtropicale marittima, con nuvolosità irregolare al nord, ai margini della risalita calda e sole pieno nelle  rimanenti regioni (fig.1)

fig.1

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La novità del giorno, potremmo dire, è una certa attenuazione dell’ondata di caldo sia in durata, sia in intensità massima dei picchi di caldo. Permane, per il sud Italia, il previsto arrivo di una fase molto calda, con valori che potranno superare distintamente i 30° C su Sicilia, Calabria e Puglia, ma sembra che tale fase debba esaurirsi entro le prossime 24-48 h e che praticamente il caldo non venga avvertito al nord (fig.2).

fig.2

18-7IT

 

In sostanza, per quanto è possibile rilevare dagli odierni aggiornamenti, entro metà settimana le temperature inizieranno ad abbassarsi anche al centrosud, dove comunque i picchi più elevati verranno raggiunti tra domani (lunedì) e dopodomani (martedì). A partire da venerdì 23, l’abbassamento delle temperature sarà sempre più consistente, accompagnato da un diffuso aumento della instabilità lungo la penisola. Davvero drastico il cambiamento nel quadro termico previsto dai modelli per il ponte del 25; rovesci,temporali e ventilazione sostenuta saranno presenti su quasi tutte le regioni, sebbene le precipitazioni privilegeranno i settori interni (fig.3).

fig.3

216-7IT (1)

 

 

Come si vede dalla fig.3, addirittura la neve farà la sua comparsa sulle Alpi, a quote medie nei versanti italiani e a quote basse (proprio così!!)nei versanti esteri. Non è utopistico pensare che nei fondovalle svizzeri e austriaci le neve possa fare la sua comparsa nel periodo attorno il 25 Aprile.

Insomma, la primavera ha ancora molto da dire; in serata verrà proposta un’analisi più ampia della evoluzione a scala emisferica delle principali figure bariche nel lungo termine, con particolare riferimento ovviamente alle vicende italiane. Modelli da non perdere nei prossimi aggiornamenti.

 

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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