Climatologia — 11 Novembre 2015

Vortice polare, cosa si intende per l’esattezza con questo termine? Si intende quella circolazione che ruota in senso antiorario facendo perno sul Polo Nord (o sul Polo Sud)  delimitata dalla cintura della Corrente a Getto Polare. Questo tipo di circolazione deve la sua direzione di moto alla rotazione terrestre, che genera la forza deviante di Coriolis, massima proprio alle alte latitudini.

Entro le sue spire è racchiusa tutta l‘aria fredda che si produce continuamente sulla calotta polare e che trova il suo sfogo attraverso le generic zoloft reviews buy zoloft online canada generic zoloft onde planetarie in corsa lungo l’emisfero nel letto delle correnti occidentali. I cavi d’onda non sono nient’altro che le top quality medications. walmart generic zoloft price . cheapest rates, there generic zoloft . purchase dapoxetine delivery. men’s health. fast worldwide shipping, discount system, free online medical consultations. propecia with rogaine buy propecia online saccature, i centri depressionari, quelli che si allungano fino alle medie latitudini apportandovi maltempo, le creste d’onda sono gli anticicloni, che portano invece bel tempo. Sia le saccature che li anticicloni poi possono evolvere ulteriormente e isolare vortici colmi rispettivamente di aria fredda alle medie latitudini e di aria calda alle latitudini polari, completando in tal modo l’impianto di climatizzazione del Pianeta.

Per conoscere la forza del vortice polare e dunque avere un quadro generale della circolazione emisferica al livello del mare, abbiamo un indice molto importante che è l’Oscillazione Artica, il cui acronimo e AO. Un AO positivo indica un vortice polare forte che limita alle zone polari o subpolari la presenza di aria fredda e di tempo perturbato, lasciando le nostre latitudini nelle mani degli anticicloni e del bel tempo. Viceversa un AO negativo indica un vortice polare debole che può disperdersi in diverse onde planetarie (fino a quattro) con altrettanti saccature proiettate verso le medie latitudini. Ecco che il maltempo dunque arriva fino a noi.

Durante l’inverno il vortice polare individuato tramite l’indice AO trova ulteriore supporto da una figura analoga presente in quota, figura nota come vortice polare stratosferico. Un vortice polare stratosferico profondo agevola l’accumulo di aria fredda lungo tutta la verticale del Polo, con relativo approfondimento anche dell’AO. Se un’onda anticiclonica si dimostra particolarmente potente e sviluppata anche in spessore, può irrompere entro il vortice polare stratosferico e causarne lo spostamento o addirittura lo smembramento, con dispersione dei “cocci” di aria gelida verso le medie latitudini. Eè il noto fenomeno dello stratwarming.

L’indice che ci fa conoscere le condizioni del vortice polare su tutte le quote è il NAM (North Anular Mode), ben noto a meteorologi e appassionati poichè sotto certi valori di soglia può preannunciare entro i 60 giorni successivi importanti ondate di freddo polare alle medie latitudini. Ne parleremo nei prossimi approfondimenti, per ora basti ricordare che proprio da qui nacque l’imbattuto Gennaio del 1985 .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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