Ambiente, territorio & dissesti — 19 Agosto 2013

Nei prossimi decenni violenti cicloni tropicali colpiranno con frequenza crescente l’Asia e le coste orientali del Nord America! Questo è ciò che emerge da una ricerca pubblicata a inizio luglio sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences.

I risultati della ricerca, condotta utilizzando i più recenti e sofisticati modelli fisico-matematici capaci di simulare il comportamento dell’Atmosfera, indicano infatti che le tempeste tropicali e gli uragani di categoria 1 e 2 troveranno con maggior facilità l’energia necessaria per trasformarsi in uragani di categoria 3, 4 o 5, ovvero violenti cicloni tropicali con venti ad almeno 178 km/h: in particolare durante il XXI secolo il numero di uragani di categoria 3 o superiore potrebbe aumentare di circa il 40%!

Kerry Emanuel, climatologo del MIT e autore della ricerca, afferma inoltre che l’aumento nella frequenza di violenti cicloni tropicali diverrà maggiormente evidente intorno alla metà del secolo, e sarà causato principalmente dal previsto aumento delle temperature superficiali degli oceani: i mari infatti trasferiranno alle tempeste quelle quantità aggiuntive di calore e vapore necessarie per trasformarsi in uragani di categoria superiore.

Ma, contrariamente a quanto emerso in altri recenti studi, ad aumentare potrebbe non essere solo l’intensità dei cicloni tropicali: i risultati dello studio di Emanuel suggeriscono infatti anche un aumento del numero di cicloni tropicali che si formeranno nei prossimi decenni. La regione in cui numero e intensità dei cicloni tropicali aumenterà maggiormente invece, sempre secondo questo studio, dovrebbe essere il Pacifico Settentrionale, ma in ogni caso il fenomeno interesserà in misura importante anche in Nord Atlantico e l’Oceano Indiano Meridionale. (Immagine: GFDL/NOAA)

Fonte Meteogiuliacci

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