Editoriali — 27 Febbraio 2015

Dopo la fase mite e poco stimolante attesa in Italia all’inizio della settimana prossima, nella notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 marzo (prima cartina a lato) potrebbe cambiare tutto.

In questa sede analizzeremo le tappe salienti del peggioramento atteso nella seconda parte della settimana prossima in Italia secondo il modello europeo, pur consapevoli che la distanza previsionale è elevata e la situazione quindi è passibile di cambiamenti.

I primi segnali di cambiamento, come anticipato poco sopra, si renderanno manifesti al centro-nord tra mercoledì 4 e giovedì 5, con la formazione di una depressione inizialmente blanda (e a più minimi), ma in rapido approfondimento e trasferimento verso sud.

Venerdì 6 marzo si entrerà nel vivo di quello che si annuncia come un vero e proprio colpo di coda invernale sul nostro Paese.

Ecco una depressione “ad occhiale” piazzata sulle regioni centrali, ma alimentata direttamente da aria molto fredda di matrice nord-orientale.

Neve? Ma certamente…e non solo sui settori orientali e in Appennino. L’ingresso di isoterme piuttosto basse, fino a -5/-6° a 1500 metri circa sulle regioni centrali potrebbe determinare nevicate a quote molto basse, forse fino in pianura in caso di temporali o rovesci intensi.

La quota ipotizzata al momento è sui 300 metri, ma si tratta di un valore passibile di mutamenti anche in seno alla maggiore o minore  frequenza e forza delle precipitazioni.

Non solo versante adriatico, ma anche le zone interne della Toscana, l’Umbria e persino il Lazio, dove non si esclude qualche fiocco o breve nevicata addirittura sui Castelli Romani se le precipitazioni risulteranno consistenti. Scarsi invece i fenomeni al nord e limitati all’Emilia Romagna, al basso Veneto e forse ai rilievi alpini confinali.

Da segnalare anche il vento forte e la generale diminuzione della temperatura specie sotto le precipitazioni più forti (rovesciamento freddo).

Sabato 7 marzo, la complessa depressione ad occhiale si sposterà verso il meridione, dove darà origine ad una forte fase di maltempo con nevicate abbondanti in Appennino anche a bassa quota.

La situazione resterà compromessa anche lungo il medio versante adriatico, mentre il tempo dovrebbe migliorare per un effetto di sottovento sulla Toscana, l’Umbria occidentale e il Lazio.

Ripetiamo che per ora si tratta solo di indicazioni di massima. Nei prossimi giorni, ovviamente, riprenderemo l’argomento.

 

 

 

 

meteolive

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