Editoriali — 15 Aprile 2015

Nel fine settimana, ma probabilmente già a partire da venerdì al Nord, il tempo cambierà di nuovo. Il fatto è che l’alta pressione delle Azzorre si spingerà troppo a nord, verso le isole britanniche, favorendo la discesa di masse di aria fredda di matrice artica verso l’Europa centrale.

Agli sgoccioli dell’anticipo estivo
Ormai siamo agli sgoccioli di questo assaggio della Bella Stagione, innescato dalla lacuna barica portoghese che ha scatenato la risalita del promontorio sub-tropicale di origine nord-africana sulla nostra penisola. Ma lo scenario euro-atlantico sta per mutare di nuovo in modo radicale.

Nuovo scenario barico
Nel fine settimana, ma probabilmente già a partire da venerdì al Nord, il tempo cambierà di nuovo. Il fatto è che l’alta pressione delle Azzorre si spingerà troppo a nord, verso le isole britanniche, favorendo la discesa di masse di aria fredda di matrice artica verso l’Europa centrale, come ben possiamo vedere nella GFS MTG a 850 hPa. Notare come la lingua fredda arrivi solo a sfiorare l’Italia, ma tale previsione potrebbe subire mutamenti a seconda dei modelli.

L’entità dell’irruzione fredda
Infatti alcuni modelli vedono l’ingresso della lingua fredda sino alle regioni settentrionali e adriatiche, con un crollo delle isoterme a 850 hPa di quasi dieci gradi in pochi giorni. Non credo però sia così importante in questa stagione la differenza di pochi gradi in quota. Quello che davvero conta è il forte sbalzo termico che verremo a subire, non inferiore ai 6/8°C a 850 hPa, più che sufficiente a favorire una acuta instabilità della colonna troposferica e quindi temporali, anche forti, nelle aree più esposte.

Quanto durerà questa fase fredda?
Difficile per ora da dire. Stando ai diagrammi GENS, non meno di 5/6 giorni. Anche le ECMWF vedono il rischio di una reiterazione della colata fredda verso l’Europa centrale, con correnti fredde di grecale e bora sino al 22/23 aprile. Nei prossimi appuntamenti cercheremo di essere più precisi.

 

Fonte Meteogiornale.it

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