Gli alberi, il nostro polmone verde, un aiuto insostituibile nella lotta contro l’inquinamento, un rifugio sotto cui far giocare i nostri bambini, sottraendoli dalle grinfie del cemento e dei gas di scarico.

Prova tu a tagliare un albero del tuo giardino senza chiedere tutti i permessi, ti appioppano una multa salata, ma la strage di alberi operata dal comune a Milano, in parte già consumata ed in parte da compiere a breve, resterà impunita.

Si tratta di alberi stupendi, lì anche da oltre 50 anni, che non solo abbellivano vie e piazze ma fungevano da spazzini dell’inquinamento, o perlomeno mitigavano l’impressione di vivere circondati solo da auto.

Piazza Frattini è nuda a Milano, presto lo saranno anche Via Lorenteggio e Via Foppa, assi viari importantissimi, lunghi km, che collegano l’estrema periferia ovest con il centro città.

Il taglio, barbaramente compiuto in nome del progresso per costruire l’inutile linea 4 della metropolitana, in una zona già sufficientemente servita dai mezzi pubblici che bastava semplicemente potenziare, continuerà ad oltranza senza che nessuna associazione ambientalista, nessun ecologista sia intervenuto anche con una minima manifestazione a dire: forse è troppo, rielaborate il progetto in modo diverso.

Eh no, tutti complici silenziosi, chissà perchè, ma voi che ci leggete lo avrete già capito: per 5-7 anni la zona diventerà un cantiere perpetuo, chi deve ricevere soldi li prenderà e al diavolo l’inquinamento, la morte di alberi quasi secolari, la devastazione del quartiere, il caos del traffico, il tumore che dilaga ovunque tra la popolazione, anche tra coloro che si dicono contenti della linea, perchè l’aspettavano da quando erano bambini.

Non hanno pensato che, magari, abitando lungo quell’arteria, che diverrà un groviglio di auto bloccate per ore da un progetto folle e suicida, magari a vederla quella M4 proprio non ci arriveranno.

Che vergogna! I cittadini volevano che il verde venisse raddoppiato, tra Expo e progetti di grandi opere, il verde viene letteralmente mangiato. “Quando tutto sarà finito pianteremo nuovi alberi, peccato che ci vorranno altri 20 anni per vederli crescere”.

Il progresso richiede sacrificio, ma per chi, per cosa? Non si è sempre e comunque arrivati in centro anche senza un’altra metropolitana? Cosa ne sarà di stazioni abbandonate all’estrema periferia super degradata (San Cristoforo e Segneri tanto per fare qualche nome) dove gli anziani avranno paura anche solo a scendere dalle rampe di scale per paura di fare brutti incontri? Chi porterà in centro questa metropolitana? Chi arricchirà? Silenzio…

Fonte: Meteolive.it__069628___devastazione

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