Editoriali — 23 Giugno 2015

Nei prossimi giorni la penisola italiana verrà interessata dall’espansione dell’anticiclone delle Azzorre che promette di portare alcune giornate di estate “old style” sul Mediterraneo, caratteristica intrinseca dei decenni passati, nelle quali l’alta pressione africana era una visitatrice soltanto temporanea della nostre stagioni, l’estate veniva “scolpita” dalle frequenti incursioni dell’alta pressione oceanica che difficilmente portava valori di calura estremamente intensa sul Mediterraneo, eccetto ovviamente i settori meridionali. Come abbiamo già avuto modo di anticipare negli articoli della mattina, tale situazione potrebbe segnare un deciso cambio di guardia proprio negli ultimissimi giorni di giugno, quando andrebbe modificandosi il pattern circolatorio in ambio europeo.

Si attenuerebbe la spinta della Jet Stream sull’Europa, un rallentamento che porrebbe le basi alla formazione di una saccatura come quella intravista quest’oggi dai principali centri di calcolo entro la fine di giugno. In un primo momento questa depressione interesserebbe i settori occidentali dell’Europa, laddove l’aria più fresca di origine atlantica potrebbe spingersi di diverse centinaia di chilometri verso sud, arrivando persino a lambire le coste settentrionali marocchine. L’Italia andrebbe a trovarsi sul lato ascendente della saccatura, sperimentando una massiccia risalita d’aria calda nord-africana pronta ad investire l’intero Paese già nelle ultime battute di giugno.

L’evoluzione tuttavia potrebbe non essere così scontata come la si vede adesso; la fase prefrontale potrebbe infatti avere una durata limitata ed essere seguita dall’ingresso di un sistema frontale da ovest, con nuovi temporali che potrebbero fare capolino al nord entro la prima decade di luglio. Non è neppure da escludere un ridimensionamento dell’ondata di calura che potrebbe non avvenire affatto nei termini e nell’intensità vista da questi aggiornamenti.

Insomma per gli amanti del solleone è ancora troppo presto per esaltarsi, per gli amanti del fresco e dell’instabilità, ancora troppo presto per fasciarsi la testa.

Fonte: Meteolive.it__071528___img2

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