Editoriali — 03 Maggio 2016

03-05-2016 – Salve a tutti; tempo in miglioramento nella penisola italiana, con la nuvolosità e le fenomenologie correlate al vortice ciclonico in transito al sud ormai relegate alle regioni ioniche e al basso Tirreno (fig.1)

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (10)

In fig.1 è ben visibile comunque una seconda perturbazione, in fase di approccio all’arco alpino, che si prepara a scivolare verso sudest, “saltando” sostanzialmente le regioni del centronord ma ripresentandosi successivamente ancora nelle regioni ioniche e del basso Adriatico, grazie al contributo instabile fornito alla goccia fredda ormai sulla Grecia. Tale dinamica favorirà, pertanto, nella giornata di domani, una certa persistenza delle correnti fredde e instabili nelle regioni menzionate, ultimo atto di una fase perturbata piuttosto pesante per alcune regioni italiane.

A seguire, una bella parentesi soleggiata e di tempo stabile, correlata all’affermazione di un promontorio anticiclonico nel Mediterraneo, dovrebbe interessare praticamente tutte le regioni italiane, con acme della fase calda nella giornata di venerdì (fig.2).

fig.2

gfsnh-0-72 (1)

 

Dalla fig.2 si nota anche, però, come le ondulazioni di Rossby, il cui percorso si può seguire nella linea continua nera, siano particolarmente marcate nella stagione in corso e, pertanto, una singola fase meteorologica non è destinata a durare a lungo nella stessa regione. Ecco perchè, a conferma di quanto esposto nel precedente editoriale, sembra che l’obiettivo ultimo delle saccature atlantiche nel mese di Maggio siano proprio i settori occidentali e centrali del Mediterraneo, a conferma di un cambiamento degli assetti barici a scala emisferica, ma soprattutto nel settore Atlantico-europeo, con la traslazione del cavo d’onda, prima in Atlantico, proprio a ovest dell’Italia (fig.3).

figf.3

gfsnh-0-120 (1)

 

Un primo peggioramento quindi, dovrebbe giungere nella seconda parte del week-end, Domenica, già nelle regioni più occidentali italiane, collocate al margine orientale di una profonda saccatura centrata sulla penisola iberica. L’evoluzione descritta tenderà quindi ad assumere caratteri di stazionarietà per alcuni giorni, con l’Italia praticamente divisa in due, con le regioni occidentali, in particolare il nordovest, interessato da piogge anche intense e le regioni più orientali con tempo più soleggiato e caldo.

Ma non sarà finita!! La saccatura seppur lentamente, continuerà ad avanzare verso est (fino a questo punto tutti i modelli concordano nell’evoluzione descritta), fino a centrarsi proprio nel Mediterraneo centrale, con una classica figura di omega blocking rovesciato, caratterizzata da una bassa pressione piuttosto ampia contornata da due robuste figure altopressorie (fig.4).

fig.4

gfsnh-0-216

In questa fase, a inizio seconda decade, l’instabilità e il fresco saranno diffusi su tutte le regioni italiane, proseguendo nel trend iniziato in Aprile, con il ponte della Liberazione. La configurazione descritta, secondo gli ultimi aggiornamenti, sembra possa assumere carattere di stazionarietà, con il VP ora centrato nuovamente in Artico, ma un’ondulazione principale che potrebbe puntare decisamente verso il Mediterraneo e l’anticiclone delle Azzorre, viceversa, in risalita in Atlantico (fig.5).

fig.5

gfsnh-0-384

Insomma, giungono conferme in merito alla prosecuzione della fase primaverile instabile, che sembra voglia caratterizzare l’annata in corso, invertendo il trend in costante sopramedia termico subito in inverno.

 

Ciao ciao

 

Ilario Larosa (meteogeo)

Share

About Author

(1) Reader Comment

  1. Meteoservice.net: è TEMPO di cambiare

    Ottimo Ilario..!! 😉 avanti così 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi