L’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna ha fornito gli ultimi dati relativi al bilancio di temperatura di ottobre: nel complesso, il secondo mese autunnale ha fatto registrare uno scarto dalla media climatica 1971-2000 di +0.50 °C. Si tratta di un valore che rientra nelle normali oscillazioni attorno alle medie di riferimento e che quindi ci permette di affermare come, tutto sommato, ottobre 2015 non abbia mostrato sostanziali differenze rispetto a come si sarebbe dovuto comportare. Questo dato tiene ovviamente conto dello scarto registrato dalla temperatura minima, la cui anomalia è stata di 0.96 °C, e dalla temperatura massima che ha chiuso perfettamente in media (anomalia di +0.03 °C), come illustrato nella prima figura. Considerando ora l’anno meteorologico 2015 (compreso tra dicembre 2014 e novembre 2015) e le anomalie mensili registrate, si può osservare come ottobre sia stato quindi il mese meno caldo di tutti – fatta eccezione per febbraio che ha uguagliato la media climatica – ma anche come sia stato il decimo mese di quest’anno la cui anomalia è stata contraddistinta dal segno positivo. Considerando ora il bilancio degli ultimi undici mesi, si ricava che l’anomalia parziale di quest’ultimo anno meteorologico è al momento di +1.39 °C e che, per uguagliare il record raggiunto nell’anno meteorologico 2014 pari a +1.38 °C, novembre dovrebbe chiudere con un’anomalia di +1.22 °C. Viste le temperature di gran lunga al di sopra della media del periodo che stiamo registrando in questi giorni e vista una linea di tendenza poco propensa a radicali cambiamenti di rotta della dinamica atmosferica, è realistico allora ritenere che l’anno meteorologico 2015 riesca, tra un mese circa, a salire sul gradino più alto del podio facendo così scendere il 2014 al secondo posto.