Editoriali — 04 Giugno 2015

Solitamente non è nelle linee editoriali di questo sito proporre linee di previsione a lunga scadenza, ne tanto meno inoltrarsi nel campo minato delle tendenze stagionali (materia senz’altro più consona ai Centri di Ricerca opportunamente attrezzati), tuttavia in questo caso pare buona cosa porre l’attenzione su una convergenza di elementi che potrebbe risultare determinante nella comprensione dell’evoluzione meteorologica della seconda decade di giugno e anche oltre.

La prima figura in alto ci mostra su un diagramma una traccia molto interessante: si tratta delle possibili anomalie del geopotenziale in alta troposfera. In altre parole, ci indica come potrebbero dislocarsi le onde atmosferiche (cicloni e anticicloni) sul globo terrestre alla quota di circa 10 chilometri. Vi invito a porre l’attenzione sui due cerchietti rossi, indicanti una possibile evidente anomalia anticiclonica in risalita verso le latitudini mediterranee tra il 13 e il 17 giugno prossimi. E’ la traccia di una possibile nuova ondata di caldo.

geopotenzMa se un solo elemento non dice nulla, due elementi sarebbero invece già un indizio. Ecco, questo indizio ce lo conferma la NOAA, la quale ha calcolato la posizione e la magnitudo dei blocchi atmosferici lungo l’emisfero rappresentandoli sulla carta che abbiamo allegato alla seconda figura. Ebbene, si nota che anche alla superficie isobarica di 500hPa, media troposfera, circa 5.500 metri di quota, viene evidenziata per il periodo tra il 15 e il 17 giugno, una evidente anomalia positiva del geopotenziale, ossia la possibile presenza di un anticiclone. Tale figura anticiclonica con tutta probabilità non rimarrà bloccata in loco (un blocco sarà presente invece alla longitudine di 120-150°est, lineette verdi nella parte alta dell’immagine) ma tenderà poi ad evolvere e questo è già un dato positivo.

spaghOra, se due elementi ci han dato un indizio tre elementi possono fornire una prova concreta e allora, quanto è probabile che tra il 13 e il 17 giugno possa verificarsi sull’Italia una nuova ondata di caldo? Lo vediamo nell’ultima figura in basso. In effetti anche in questo caso l’andamento medio dei 20 scenari previsionali deterministici elaborati dal modello americano GFS (corsa 00Z del 4 giugno) conferma una generale risalita delle temperature su valori decisamente superiori alla media del periodo, con particolare riferimento alle nostre regioni centrali e meridionali. In realtà però, utilizzando questo strumento, possiamo notare l’estrema incertezza, dovuta all’ampio score tra i vari scenari.

Per concludere: alla luce di quanto detto, possiamo ritenere possibile che tra il 13 e il 17 giugno l’Italia, in particolare le regioni centro-meridionali, possa venire interessata da una seconda ondata di calore estiva, probabilmente anche più intensa dell’attuale (anticiclone nord-africano). Sarà naturalmente nostra cura seguire passo passo l’evoluzione e farvi sapere quanto prima l’esito di questa nostra analisi.

Luca Angelini

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Meteo Sincero

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