Editoriali — 21 Dicembre 2014

Possiamo dirlo: l’Inverno arriverà entro fine anno. Giorno più, giorno meno, poco importa. Ciò che importa è il risultato finale, ovvero l’irruzione di una massa d’aria artica nel cuore del Mediterraneo. Addirittura c’è chi opta per il transito di due nuclei freddi: il primo fin da Santo Stefano, il secondo entro Capodanno.

Abbiamo scelto di proporvi gli scenari evolutivi del modello americano GFS, perché il primo a fiutare – ben prima dei colleghi europei – l’ipotesi artica. La mappa, opportunamente rielaborata, indica perfettamente la composizione barica: elevazione dell’Alta delle Azzorre, blocco della circolazione atlantica e poderosa risposta artica verso sud. In questo caso avverrebbe in un unico step (a cavallo tra sabato 27 e domenica 28 dicembre) e potrebbe ripercuotersi ben oltre Capodanno.

Da valutare, in seguito, l’eventuale propulsione verso nordest del blocco anticiclonico che se dovesse realizzarsi sfocerebbe nell’ingresso d’aria più fredda proveniente dall’Europa orientale e quindi d’origine continentale. L’altra possibilità contempla una ripresa della circolazione atlantica che andrebbe a destrutturare il blocco anticiclonico spingendone i rimasugli verso il nostro Paese.

 

fonte: meteogiornale

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