Editoriali — 23 Luglio 2015

 

23-07-2015 –  Salve a tutti, eccoci di nuovo a discutere con un certo dettaglio del tempo che farà nei prossimi giorni nella penisola italiana. Partiamo come sempre dalla situazione attuale; alta pressione dominante su tutte le regioni, ma con segnali di indebolimento, palesati dalla diffusa attività temporalesca in Appennino e, in parte, nelle Alpi (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (3)

Come si vede dalla fig.1, nel Mediterraneo è ancora dominante un campo di alte pressioni a contributo africano, che però sta subendo un indebolimento nel centro, proprio sopra le nostre teste. Tale dinamica non si traduce però in un reale abbassamento delle temperature, perlomeno al momento, quanto nell’innesco di temporali termoconvettivi nelle aree interne, molto diffusi e spesso intensi. Lo dimostra chiaramente l’andamento odierno delle temperature, che evidenzia come nelle aree pianeggianti non raggiunte dai temporali sia sempre presente una fornace estiva (39° C a Ferrara anche oggi, fig.2).

fig.2

temp_it (5)

Viceversa, nelle aree raggiunte dai temporali (ore 17:50) come Campania e basso Lazio, le temperature oscillano tra i 20 e i 25° C !!!!!!

Si tratta comunque di abbassamenti temporanei, che portano refrigerio solo per qualche ora. Ecco in fig.3 il motivo per cui sta aumentando l’attività temporalesca pomeridiana lungo i rilievi.

fig.3

Rtavn241 (1)In fig.3 una saccatura Atlantica preme lungo le coste francesi e genera un abbassamento dei geopotenziali (pressione in quota) nell’area tratteggiata in giallo, proprio sull’Italia. Ecco anche perchè quindi, la giornata di domani sarà quella caratterizzata dall’attività termoconvettiva più intensa, prima che giunga la perturbazione Atlantica sabato al nord. Temporali diffusi saranno infatti possibili su tutto l’Appennino domani, venerdì, in sconfinamento nelle aree pianeggianti (forse anche Roma) fino alla prima serata, con accumuli talolta rilevanti; ecco le precipitazioni previste nella sola ora dalle 17:00 alle 18:00, massima concentrazione delle fenomenologie (fig.4).

fig.4

nmmit-1-34-0Successivamente, a partire da sabato, una perturbazione più organizzata, giungerà al nord Italia; per capire il tipo di entrata della saccatura Atlantica risulta utile inserire la carta delle correnti a getto (fig.5).

fig.5

Rtavn7215Come si vede dalla fig,.5, per domenica mattina un fiume d’aria più fredda in quota irromperà al nord Italia, apportando un deciso calo termico (>5-6° C) e frequente attività temporalesca, anche di forte intensità, soprattutto al nordest. Non bisogna peràò immaginare, in merito alla distribuzione dei fenomeni, precipitazioni estese di stampo autunnale, quanto veloci rovesci, più persistenti nei rilievi, dove nel pomeriggio potranno dar luogo a fenomeni anche violenti in pianura Padana, sia sabato che domenica.

Cosa accadrà nelle altre regioni?? La carta successiva è molto indicativa a riguardo (fig.6).

fig.6

Rtavn9615Nella fig.6 si vede bene come il fiume (“core“) del getto polare transiti deciso al nord, ma non effettui una decisa piega nel Mediterraneo. In parole povere, ciò vuol dire che, procedendo verso sud, i fenomeni saranno sempre più attenuati, sebben al centro Italia la diminuzione delle temperature sarà tangibile (anche 3-4° C le massime), con fenomeni però più sparsi e meno violenti. Al sud ci sarà comunque un calo termico di un paio di gradi, con aumento della ventilazione da sudovest, ma le temperature potrebbero addirittura risalire dopo un paio di giorni, sotto la nuova rimonta calda anticiclonica visualizzata in fig.6.

Tornerà quindi i grande caldo?? Sebbene le interazioni tra alcuni indici in Atlantico e Africa (SSTA e ITCZ) possano lasciar presupporre la possibile tendenza a nuove rimonte calde africane anche in Agosto, nel lungo termine tale visione non è contemplata dai modelli odierni, che continuano a proporre una maggiore incisività del getto polare dall’Atlantico verso l’Europa anche a inizio Agosto, con piccoli cavi d’onda Atlantici che sfiorano le Alpi, apportando, soprattutto al nord, pause più fresche e instabili al caldo (fig.7).

fig.7

Rtavn2161Anche il termine della emissione del modello americano, alla fine della prima decade d Agosto, propone il cavo d’onda Atlantico collocato oltralpe, con l’estate mediterranea in pieno svolgimento, ma meno esasperata rispetto a quanto visto finora (fig.8).

fig.8

gfsnh-0-384Insomma, la rottura del caldo partire dal 25 ci sarà, sebbene meno intensa procedendo da nord a sud, ma anche il prosieguo dell’estate, fino alla prima decade di Agosto, dovrebbe vedere una maggior alternanza di periodi caldi con altri più temperati, senza l’esasperazione del clima attuale.

Ilario Larosa (meteogeo)

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