Curiosità dal Mondo & Misteri — 15 Novembre 2015

Intorno al pianeta Marte ruotano due satelliti naturali, Phobos e Deimos. Circa le loro origini vi sono ancora molte discussioni aperte e teorie contrastanti. Secondo alcuni scienziati la loro formazione potrebbe risalire al periodo di formazione dello stesso Marte.  Per alcuni cosmologi e planetologi,  questi due satelliti potrebbero essere stati attratti dalla gravità marziana. Phobos è il satellite naturale, nel Sistema Solare, più vicino al proprio pianeta rispetto a tutti gli altri. Altro non è che un enorme masso piuttosto irregolare, che presto secondo la NASA della sezione Goddard Space Flight Center di Greenbelt, in Maryland sarà distrutto dalla forte attrazione gravitazionale del Pianeta Rosso.

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Secondo Science News, uno studio condotto da Terry Hurford, uno scienziato planetario della NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, sembra indicare chePhobos è squarciato dalla forza di gravità di Marte. Egli ha aggiunto che la piccola luna sta anche gradualmente cambiando la sua forma assumendo quella di un pallone da calcio. Le sue scoperte sono state rivelate nel corso della riunione della divisione dell’American Astronomical Society per le Scienze Planetarie, dove ha spiegato che  quando la forza di gravità marziana raggiungerà un certo punto, la luna si spaccherà in piccoli pezzi di roccia. Hurford ha aggiunto che le scanalature osservate sulla superficie di Phobos sono molto probabilmente causate dallo stress che la luna sta subendo a causa della forza gravitazionale di Marte.

 Credit: NASA / JPL-Caltech / University of Arizona
Nuova rilievi fatti dalla NASA, indicano che le scanalature sulla Luna marziana Phobos, potrebbero essere state prodotte dalla forze di attrazione gravitazionale tra Marte e la luna. Inizialmente, gli scienziati avevano pensato che poteva trattarsi di solchi creati dall’impatto con un enorme meteora, creando appunto il cratere Stickney (in basso a destra). Credit: NASA / JPL-Caltech / University of Arizona

Secondo EarthSky, gli scienziati inizialmente credevano che le scanalature avevano qualche collegamento con un grande cratere sulla superficie della piccola luna, noto come cratere Stickney. Questo cratere è enorme, quasi la metà della sua superficie, l’ipotesi era che le scanalature viste sulla superficie della luna si erano formate con la creazione del cratere.

il cratere Stickney

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Tuttavia, uno studio più recente ha rivelato che le scanalature avrebbero dovuto avere una irradiazione dal grande cratere, invece, è stata individuata la presenza di un “punto focale” che è separato dal cratere. Ulteriori analisi hanno dedotto che le scanalature sono i primi segni di cedimento strutturale che minaccia di distruggere Phobos in futuro. Per molti versi Phobos e Deimos, l’altra piccola luna di Marte, sono unici nel suo genere, sono infatti i satelliti che ruotano più vicino al pianeta al quale appartengono di tutte le lune conosciute.
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La loro orbita è a 6 mila km dalla superficie di Marte, la nostra Luna, per fare un confronto, ha un’orbita a circa 385 mila km dalla Terra. Secondo le stime, Marte sta attirando Phobos verso se stesso ad una velocità di oltre 2 metri ogni 100 anni, a questa velocità possiamo aspettarci la distruzione della luna tra i 30 ei 50 milioni di anni. Questo lasso di tempo può sembrare enorme, ma in effetti guardandolo in prospettiva galattica è un periodo relativamente breve, se consideriamo ad esempio che l’uomo esiste da 100 mila anni.

Alan Harris, uno scienziato dello Space Science Institute di Boulder, Colorado, è stato tra gli scienziati che inizialmente aveva studiato Marte, Phobos e le sue gole misteriose. Egli aveva sostenuto che la presenza delle scanalature erano imputabili alla gravità di Marte. Tuttavia, la sua teoria, come quella di molti altri, non aveva trovato molto sostegno dagli altri membri della comunità scientifica, adesso, con questo nuovo studio, la teoria di Harris è confermata.

Nel frattempo, in una dichiarazione, la NASA ha annunciato che Phobos non è forse l’unico corpo del sistema solare che verrà fatto a pezzi dalla forza di gravità. Tritone, la più grande luna del pianetaNettuno, ha  anche lei una superficie simile a Phobos con molte scanalature ed è ammissibile pensare che anche lei sta per collassare su se stessa a causa dello stress gravitazionale subito da Nettuno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte Segnidalcielo

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