Editoriali — 30 Marzo 2015

Il clima tardo primaverile ci accompagnerà domani e mercoledì, dopodiché avremo un primo abbassamento delle temperature a testimonianza dell’imminente cambiamento. Tra Pasqua e Pasquetta potrebbe realizzarsi un peggioramento meteo a partire dal Nord Italia.

Bel tempo, ma non troppo:
innegabilmente stiamo assaporando i primi tepori primaverili ed è grazie all’azione mitigante dell’Alta delle Azzorre. Alta Pressione che è venuta a trovarci con una sua propaggine, lasciando il fulcro sbilanciato in Atlantico. Una collocazione che ci lascia esposti ai venti, forti, occidentali e al passaggio di una blanda nuvolosità oceanica. La ventilazione sostenuta deriva dall’evidente gradiente termico (differenza di pressione) tra il Nord Europa e il Mediterraneo: oltre le Alpi abbiamo una complessa situazione ciclonica, al di qua valori di pressioni tipicamente primaverili.

Temperature oltre le medie del periodo:
il riscaldamento è indotto sì dall’afflusso d’aria mite oceanica, ma un ruolo imprescindibile verrà svolto dalle correnti favoniche che spazzeranno tanto la Val Padana quanto le regioni Adriatiche. La giornata più calda dovrebbe essere quella di domani, con punte che localmente potrebbero attestarsi sui 25°C (se non addirittura oltre). Marzo, che aveva aperto i battenti portandoci il freddo, terminerà quindi all’insegna del caldo.

Brutte notizie:
purtroppo quel fragile equilibrio termo-dinamico più volte menzionato, cederà di schianto. Il Vortice Freddo Scandinavo, possente, scivolerà ulteriormente verso sud e insidierà le nostre regioni. Le temperature inizieranno a calare dal 1° aprile e la diminuzione diverrà sostanziale nel weekend pasquale. Probabilmente perderemo sino a 10°C e localmente si andrà addirittura oltre.

Tempo incerto:
probabilmente subentreranno correnti settentrionali più fredde e decisamente sostenute, che tra l’altro andrebbero ad accompagnare una fase di maltempo localmente incisiva a cavallo tra Pasqua e Pasquetta. Questo è quel che emerge dall’analisi modellistica comparata, ma c’è da dire che alcuni modelli indicano una tenuta anticiclonica tale da limitare gli effetti del cambiamento al solo aspetto termico. Entro 1-2 giorni saremo in grado di ragguagliarvi al meglio su quelle che potrebbero essere le tendenze pasquali, al momento sappiate che le prospettive non sono certo le migliori.

Rigurgito invernale in piena regola:
non sarebbe la prima volta, è giusto dirlo, ma certo qualora si realizzassero certe proiezioni si potrebbe parlare tranquillamente di colpo di coda invernale. L’aria fredda artica scenderebbe lungo l’Adriatico, dirigendosi maggiormente sui Balcani e sulla Grecia, ma riuscendo egualmente a condizionare il nostro tempo riportando persino qualche nevicata a quote relativamente basse lungo la dorsale appenninica.

Focus: evoluzione sino al 12 aprile 2015
Proseguiremo sui binari della stabilità almeno sino a giovedì e come detto le prossime 24 ore dovrebbero risultare le più calde in assoluto. Poi inizierà il calo delle temperature, per le ragioni che vi abbiamo spiegato, e gradualmente si aprirà la strada ad un peggioramento. Giovedì, ad esempio, precipitazioni diffuse potrebbero far visita al Nord Italia. Da venerdì, invece, i fenomeni potrebbero estendersi al Centro Sud aprendo le porte all’afflusso d’aria ancor più fredda.

Il weekend pasquale è a rischio maltempo e freddo, inutile girarci attorno. Maltempo che potrebbe imporsi con maggior vigore nei giorni successivi confermando l’andamento altalenante di una primavera ancora agli albori.

Evoluzione sino al 17 aprile 2015
In prospettiva si osservano quegli scambi meridiani tipicamente primaverili, ovvero l’alternanza tra fasi anticicloniche crescenti e repentini ritorni perturbati dai connotati relativamente più freddi.

In conclusione.
Ci stiamo avvicinando, rapidamente, alle festività pasquali e la speranza è che l’Alta Pressione possa regalarci sprazzi di bel tempo anche in quei giorni. Speranza che, carte alla mano, rischia di rimanere tale.

 

Fonte Meteogiornale.it

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