Editoriali Slider — 30 Luglio 2020

Dopo circa due mesi di sub-tropicale saldo in oceano ma solo moderatamente esteso da ovest in mediterraneo l’estate ha deciso di fare la sua parte consolidando lo stesso sub-tropicale e consolidando massimi barici tra nord-africa, spagna e mediterraneo occidentale. Nulla di eccezionale, ma, certamente, un fatto che ha decisamente cambiato i connotati della stagione, stabilizzandola notevolmente e portando le temperature di qualche grado sopra le medie del periodo. In verità detto consolidamento, pur significativo, si è manifestato e si sta manifestando con valori barici, sia in quota che al suolo, non così elevati; si tali da produrre una mappa di temperature massime di un certo livello, seppur non estreme, ma non da poter definire la fase come una forte onda di calore e neanche come una forte ondata di anticiclone africano. Nelle scorse estati, e sia in giugno che in luglio, si è visto di peggio. E si può senz’altro ammettere che i titoloni e i servizi dei media sulla grande ondata di caldo sottintendono uno spirito di osservazione e di analisi assai superficiale. Tra l’altro, nel corso delle prossime 24-48 ore, lo stesso sub-tropicale avrà modo di estendersi ulteriormente in meridiana a produrre un’onda apprezzabile sin sull’europa centro-settentrionale, ma in un contesto assai evolutivo e quasi da onda mobile. E’, infatti, previsto, già a partire dal fine settimana, un deciso ridimensionamento del profilo del sub-tropicale, con l’onda, in leggero spostamento verso levante, destinata a sgonfiarsi. Da considerare, quindi, in un totale ritorno ad una configurazione, sempre anticiclonica ma meno solida e con un flusso occidentale debolmente ondulato, persino la possibilità, nella prima parte della prossima settimana, del transito di una debole saccatura sul nord-italia e di una certa destabilizzazione su tutto il centro-nord. Per quanto, poi, attiene all’ipotesi che l’area afro-iberica del sub-tropicale possa, nel corso del fine settimana 7-9 agosto, riprendere quota e con una estensione davvero consistente e disposta su tutta l’europa centro-occidentale, vedremo nei prossimi giorni. La stessa estensione potrebbe, di fatto, rifornirci di una ondata di caldo più consistente di quella in corso, ma non è per nulla esclusa la eventualità che la medesima estensione, caratterizzandosi maggiormente in senso meridiano, possa interessare più significativamente spagna e francia ed interessare la nostra penisola solo marginalmente a promuovere, persino, un certo respiro di correnti settentrionali od orientali. Il disegno si riferisce alla situazione prevista in quota ed al suolo nell’immediato inizio settimana mentre la simbologia serve ad indicare il ridimensionamento dell’onda descritto e la successiva progressione da ovest della debole saccatura atlantica…

Pierangelo Perelli

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