Tra fine mese ed inizio novembre la configurazione euro-atlantica inquadrerà un disegno prettamente occidentale, fatto sia di ovvie correnti umide e relativamente instabili che di una componente sub-tropicale in loro ostacolo. La transizione dalla situazione attuale, sempre oceanica ma tipicamente di nord-ovest, e quella di fine mese, è dettata dal respiro anticiclonico di un modesto promontorio mobile. Ma, come detto, il subentro successivo delle correnti occidentali mosse dalla grande fascia depressionaria atlantica non sarà così franco o incisivo. Lo sarà, almeno in parte, proprio nei giorni di fine mese, ma, forse, tenderà ad esserlo di meno a seguire. E questo per effetto di una fascia sub-tropicale tendenzialmente più intrusiva e persino in grado di disegnare un promontorio, seppur forse temporaneo, frenante. Non siamo ancora nell’ambito di certezze in quanto un siffatto gioco delle parti non è mai di facile interpretazione, nel senso che l’equilibrio può risultare più o meno deviato a favore delle correnti atlantiche o del sub-tropicale. In ogni caso si conferma quanto già intravisto in precedenza, con la possibilità che, però, alla fine ed in base a quanto dicono le carte attuali, il lungo termine possa vedere, piuttosto che rimonte da vero blocco, sfondamenti, più o meno destabilizzanti, da ovest. Il disegno mostra la situazione generale prevista per il finale del mese e che inquadra perfettamente il contesto sopra descritto, mentre la simbologia delle frecce, da blu a viola, intende rappresentare la transizione delle correnti in quota, da quelle attuali nord-occidentali associate a veloci transiti instabili nord-ovest/sud-est, a quelle strettamente da ovest del possibile peggioramento di fine mese e, tendenzialmente, più o meno ostacolate dal sub-tropicale…
Pierangelo Perelli






























