Editoriali Slider — 24 Dicembre 2017

L’alta pressione da ovest, che è tornata a dominare il quadro mediterraneo dopo il moderato afflusso freddo da oriente, è il sintomo del ritorno ad un corso occidentale che sembra voler affermarsi almeno sino ai primi giorni del nuovo anno. Un contesto del genere può produrre episodi invernali anche di un certo rilievo, ma, di certo, non episodi di grandi afflussi freddi. Tra il protagonismo dell’atlantico e la totale assenza di anticicloni continentali a oriente i destini di questa fase stagionale non possono che essere disegnati dal grande ovest o, tuttalpiù, dal nord atlantico, con le possibilità del freddo limitate ad affondi di saccature nord-oceaniche. Una di queste saccature, inserita nella tipica variabilità da situazione mobile, è quella che si prospetta per il dopo natale e per la settimana e che può caratterizzare un peggioramento generalizzato e significativo. Il disegno delinea la situazione prevista in quota (colori) ed al suolo (linee bianche rappresentative delle isobare) di metà settimana e mostra l’evidente affondo ciclogenetico ben alimentato dalle correnti fredde del nord-atlantico e nella sua fase culminante. Tutto il medesimo profilo depressionario, seguito da aria più fredda settentrionale, può, poi, obbedendo al contesto mobile ed evolutivo descritto, muovere verso sud-est ed oriente, lasciando il posto al graduale miglioramento azzorriano di fine anno…

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Pierangelo Perelli

(1) Reader Comment

  1. Denis Dri

    Occidente? non mi sembra proprio, anzi c’è assenza di circolazione!!

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