Slider — 17 Febbraio 2019

Il modello europeo ci mostra in maniera lampante l’anomalia barica che porta il freddo a limitare il suo campo d’azione al meridione.

 

L’alta pressione che si erge con la sua lingua bollente verso il centro Europa manco fossimo in piena estate e l’aria fredda che non si arrende e trova un pertugio per infilarsi lungo le regioni del medio-basso Adriatico ma soprattutto sul meridione, dove può dare libero sfondo alle sue potenzialità, andando anche a produrre rovesci nevosi sino a quote prossime al litorale.

Potrebbe succedere a cavallo tra domenica 24 e lunedì 25 febbraio e mostrarci un’Italia ribaltata, con la mitezza a governare sul settentrione, specie al nord-ovest, un po’ d’aria fresca a coinvolgere il centro e il grosso del freddo a coinvolgere il meridione, con termiche di tutto rispetto.

Si potrebbe andare avanti così anche sino a martedì 26 febbraio, poi l’alta pressione potrebbe scacciare il freddo anche dal meridione per rendere ancora più vistosa un’anomalia barica che fa tornare in vita gli spettri del 2003, quando queste anomalie divennero la costante per gran parte della primavera e poi trasformarono l’estate in un incubo.

Anche allora ai primi di aprile (il giorno 7) un episodio gelido colpì l’Adriatico e il meridione portando neve sino alle coste, ma fu l’unica concessione di quel mostro anticiclonico ad una stagione che poi divenne di fuoco.

L’idea è però che questa volta dai primi di marzo l’anticiclone sia destinato a ridimensionarsi e a lasciare spazio alle correnti da ovest, più o meno instabili.

meteolive

 

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Meteo Sincero

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