Editoriali Slider — 17 Dicembre 2021

Si conferma l’ipotesi già indicata, ed ovvero quella, nel corso dei primi giorni di terza decade, di un indebolimento del blocco anticiclonico continentale e di una riapertura alle correnti atlantiche. Il programma non è, inevitabilmente, tanto gradito dai freddisti, anche perché le ultime emissioni sembrano ancora meno favorevoli al freddo di quanto non fossero in precedenza. Nei vari modelli si osserva, infatti, una fasatura che appare più spostata verso nord in latitudine rispetto a quella proposta ore fa, secondo un disegno che allontana più a nord il flusso molto freddo anti-zonale e che apre in modo franco a correnti occidentali. Va detto che non stiamo certo scrivendo certezze in quanto il contesto rimane fluido ed aperto ad altre possibilità, ma risulta chiara e predominante una configurazione evolutiva più favorevole all’occidente. Rimane tuttavia molto interessante il profilo di un vortice polare inquieto ed in cui è facile osservare punti di crisi che non chiudono certamente futuri freddisticamente ben più stimolanti. E per quanto non faccia per nulla parte di coloro che giocano con mappe a 15 giorni non posso esimermi dal considerare, tra le varie ipotesi evolutive di fine anno, quella di un disturbo del VP più consistente ed in veste di un più o meno duraturo split influente per il nostro continente e, perché no, fino al mediterraneo. Siamo al limite della fantameteo ma, pur rimanendo con i piedi ben piantati in terra, senza eccedere con le fantasie e considerando disegni relativamente credibili, ogni tanto concediamocelo. Il disegno generale, riferito ai giorni intorno al natale, segna il quadro della situazione barica e dei flussi in quota su scala emisferica e mostra in modo netto il riaperto corridoio zonale con il flusso occidentale all’altezza di europa centrale e mediterraneo, mentre la simbologia delle due doppie frecce verdi indica la possibilità dello split di fine anno sopra descritto, secondo un disegno che romperebbe con il flusso occidentale e che sgancerebbe un esteso polo freddo verso le latitudini centro-meridionali del continente…

Pierangelo Perelli

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