Editoriali Slider — 16 Febbraio 2019

In una fase di stanca della stagione desta particolare interesse l’ulteriore rimonta anticiclonica di inizio terza decade, possente ed identificabile in una sorta di simil rex-blocking, con aspetto assai meridiano, collocabile lungo tutta la fascia centro-occidentale del continente. Ad una evoluzione del genere corrisponde sempre una flessione complementare che, ad est e lungo il profilo orientale della stessa alta pressione, disegna il percorso di una irruzione significativa, non estranea a progressioni parzialmente retrograde. Ed in effetti i modelli detta irruzione la intravedono; e la intravedono nelle sembianze di un ben definito polo freddo, quale diramazione di un lobo asiatico del vortice polare, intraprendente nel farsi strada, temporaneamente, in retrogressione da nord-est verso sud-est. Sta di fatto, però e nel contempo, a dispetto di qualche elemento caro ai freddisti, che i medesimi movimenti potrebbero risultare, per la penisola ed il mediterraneo, assai velleitari o effimeri, giacché non si intravedono gli elementi per uno sfondamento est-ovest o per una estensione fredda sul mediterraneo, mentre si intravedono quelli di una invadenza anticiclonica destinata a confinare lo stesso corso freddo ed a deviarlo verso sud. Alla fine, un episodio del genere, in corso di terza decade, può costituire, davvero, una delle ultime, se non l’ultima possibilità dell’inverno, anche se con presupposti non particolarmente convincenti e tali da far pensare, piuttosto che a ritorni invernali, a progressioni verso la stagione successiva. Chiaro che, a prescindere dall’evento descritto, episodi e ritorni di freddo potranno sempre verificarsi, e persino nel corso del mese di marzo, ma mi sembra altrettanto evidente, che, per quanto riguarda l’inverno 2018-2019, siamo davvero agli sgoccioli. Il disegno mostra la situazione prevista in quota ed al suolo a metà terza decade, con la bella alta pressione ed il polo freddo sull’egeo destinato ad influenzare parzialmente il tempo su centro adriatico e sud italia, e, mostra, con la simbologia della linea rossa e delle frecce, l’evoluzione immediatamente successiva, tutta favorevole a progressi stagionali, piuttosto che ad involuzioni…

Pierangelo Perelli

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