Editoriali Slider — 14 Marzo 2022

Appurata l’infiltrazione iberico-marocchina e la complementare temporanea rimonta sub-tropicale mediterranea dei prossimi giorni rimane alquanto di difficile interpretazione tutta la sfera evolutiva seguente. Risultano relativamente chiare anche la temporaneità del promontorio e la progressione della stessa depressione verso levante richiamata nella circolazione negativa dell’est, ma permangono forti incertezze soprattutto su quanto potrà accadere ad inizio di terza decade. Tra le possibilità di una franca prevalenza dell’anti-zonale con irruzione fredda oppure con fuga del polo freddo verso ovest ed ingresso di aria umida atlantica irrompono sulla scena ulteriori ipotesi, e, purtroppo, non proprio in linea con disegni significativamente piovosi. Se osserviamo il mio disegno, riferito alla situazione generale prevista intorno ai giorni 21/22, vediamo i vari elementi in gioco, ed in un gioco a scacchi tutto da decifrare. E notiamo: 1) il quadro freddo dell’europa dell’est, tendenzialmente, con il pattern scand+, spinto a muovere, più o meno, in senso retrogrado; 2) il nuovo affondo meridiano sul vicino atlantico, frutto di ulteriori derivazioni del flusso principale, e che appare alquanto orientato nella direzione di un isolamento; 3) una certa spinta del sub-tropicale a creare un certo promontorio su gibilterra e mediterraneo occidentale; 4) una rimonta anticiclonica a largo ed in direzione del nord-atlantico. In questo gioco delle parti la difficoltà sta proprio nell’individuare quelli che saranno i forcing e gli elementi prevalenti. E va, comunque detto, che, alla luce delle ultime emissioni, processi estremi di blocchi a ad ovest ed a nord con forte irruzione fredda sull’italia o spinte retrograde con ingressi occidentali umidi ed interazioni destabilizzanti mediterranee, non appaiono ipotesi associate a significative percentuali di probabilità. Ed in ogni caso, per come tento di raccontare con la simbologia di tutte le frecce più piccole, in ambito previsionale risultano possibilità ancorate, si ad una certa progressione dell’aria fredda verso l’italia e verso ovest ma, piuttosto che ad un suo sfondamento deciso est-ovest e ad una sua eventuale interazione con depressioni delle basse latitudini, più probabilmente ad un suo certo ristagno o una sua fuga verso nord-ovest, richiamata da disegni futuri di matrice nord-occidentale e con anticiclone, più o meno invadente, sull’europa occidentale…

Pierangelo Perelli

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