Paganella — 16 Dicembre 2013



NELL’ALTA ITALIA 13 FEBBRAIO 1956

Dopo due giorni di violente e continue bufere di neve, il tempo è in netto miglioramento nelle regioni dell’Italia Settentrionale.
Ovunque è cessato di nevicare e il sole splende da ieri sulle campagne e sui monti abbondantemente imbiancati.
Il freddo però è ancora intenso; il primato della più bassa temperatura è detenuta dal Brennero, dove ieri il termometro ha toccato i 35° gradi sotto lo zero; – 33 si registrano a Bruni e -31 a Dobbiaco.
A Firenze l’Arno è in gran parte ghiacciato; gelato è pure per ben 35, verso la foce, il Po nel basso Polesine.
Un drammatico episodio si apprende intanto da Cesena.
In prossimità del monte Conero, nell’alta vallata del Savio, un pastore che si trovava in un casolare sperduto con il suo gregge, ha dovuto impegnare una furibonda lotta contro due lupi dai quali era stato aggredito mentre stava spalando la neve davanti al suo rifugio.
Difendendosi con un’accetta, il pastore è riuscito a ferire le bestie e a metterle in fuga salvando così le sue pecore.
Cielo sereno e freddo intenso anche in LOMBARDIA e in PIEMONTE.
A Porto Ceresio si sono registrati 22° gradi sotto lo zero;
il lago di Lugano – sul quale ieri alle 13 si è verificato, in conseguenza dell’atmosfera tersissima, il raro fenomeno della “fata morgana” – è per gran parte ghiacciato.
Anche il lago Maggiore è gelato per estesi tratti lungo le rive.
Il Record del freddo in PIEMONTE è stato segnalato ieri a Vercelli ed a Alagna Sesia, dove nonostante il sole si sono raggiunti i 18° gradi sotto lo zero.
Il fiume Sesia è gelato sulle rive.
A Novara e a Biella la temperatura minima è stata di – 12.
Ad Alessandria ieri si è registrata la giornata più rigida di questo inverno.
Il termometro è sceso a – 12° gradi sotto lo zero in città, e 15 gradi sotto lo zero nelle campagne.
In gran parte gelati tutti i corsi d’acqua della zona.
Ad Asti ieri mattina il termometro ha segnato – 17° gradi.
Verso mezzogiorno il sole ha mitigato la temperatura che si è mantenuta però a – 10° gradi.
Nella notte tra sabato e domenica è cessato di nevicare su tutto l’Ovadese, e la valle d’orba, e la valle Bormida.
Il termometro, nella giornata di ieri, ha segnato meno 13 a Ovada e meno 15 nelle campagne.
Tutte le strade che collegano la valle d’Orba con Ovada e la nazionale Acqui – Ovada – Genova sono state ieri riaperte al traffico, sia pure con l’uso di catene.
Il freddo intenso ha ostacolato ieri il regolare svolgimento delle manifestazioni carnevalesche nei principali centri dell’Ovadese e della valle Bormida.
Temperature rigide anche nel Cuneese: – 14 a Mondovì e -9 a Saluzzo.
Il freddo ha continuato ad imperversare anche ieri sulla Riviera Ligure, sebbene notevolmente mitigato dal sole.
Un’avventura drammatica ha vissuto la flottiglia del motopeschereccio del Dipartimento marittimo di Imperia, uscito l’altra notte per la pesca al largo.
Mentre si trovavano a otto miglia dalla costa, i motopescherecci venivano investiti da una bufera di neve proveniente dalla Corsica per cui riprendevano la strada del ritorno, costretti a navigare quasi alla cieca.
Stormi di tordi e di merli intirizziti dal freddo, hanno letteralmente riempito la coperta dei motopescherecci; quando le imbarcazioni stavano per entrare in porto, una parte degli uccelli ha ripreso il volo, mentre l’altra parte è caduta in mare.

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